Magazine Informazione regionale

Montegiordano, i pezzi ritornano in Calabria

Creato il 29 marzo 2014 da Makinsud

Una chiesetta calabrese destinata ad essere smontata e trasferita oltreoceano, a New York, precisamente presso il MoMa. Si tratta di una vicenda senz’altro singolare che ha avuto luogo nell’alto Jonio cosentino, a Montegiordano, in provincia di Cosenza, dove la Chiesetta del Carmine situata in contrada Farinella è stata oggetto del contendere fra l’artista bresciano Francesco Vezzoli ed il Ministero dei Beni Culturali. L’artista bresciano, infatti,dopo aver scoperto che la piccola chiesa sconsacrata apparteneva a un privato, voleva acquisirla per smontarla e trasferirla pezzo per pezzo includendola nel percorso della retrospettiva nomade che prevedeva l’esposizione in tre grandi musei del mondo: il MoMa di New York, Maxxi di Roma, al MoCa di Los Angeles.

Il progetto, però, non si è realizzato grazie all’intervento del Ministero dei Beni Culturali che ha inviato la segnalazione alla Sopraintendenza di Cosenza che è intervenuta sul posto al fine di bloccare tempestivamente l’opera di demolizione e smontaggio della Chiesa ponendole sotto tutela della Sopraintendenza. In questo senso, si è dato seguito al coro di proteste sollevato unanimemente dalla comunità di Montegiordano, che si è battuta – anche ricorrendo ai social network – per bloccare lo “scempio”, difendendo la propria Chiesetta del Carmine dedicata proprio alla Madonna del Carmine, la patrona della cittadina jonica.

montegiordano

In tutto ciò, pur considerando che ormai il pericolo demolizione della Chiesetta del Carmine sembra scongiurato, rimane molto grave il silenzio delle istituzioni locali, che non si erano opposte all’iniziativa: formalmente, infatti, la Chiesetta era ormai sconsacrata e, dunque, il Comune non avrebbe potuto opporsi per impedire che la Chiesetta venisse smontata.

Intanto, il Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale dei Carabinieri sta svolgendo le indagini del caso al fine di recuperare il materiale asportato illegalmente: una parte di essi sono stati rinvenuti e sequestrati nel Porto di Gioia Tauro, quando ormai erano pronti per l’imbarco verso gli Usa, nonostante non avessero avuto alcuna autorizzazione per l’esportazione, con le 34 sezioni in muratura della cappella gentilizia inseriti in undici containers. Le parti della Chiesetta del Carmine rientreranno, adesso, a Montegiordano e verranno restituiti alla cittadinanza sotto il controllo dei Carabinieri e degli uomini della Sopraintendenza di Cosenza e con il coordinamento della Procura di Palmi.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :