Per Attali, “Il sorgere di una pandemia potrebbe scatenare una di queste paure strutturanti”, poiché essa farà emergere, “meglio di qualsiasi discorso umanitario o ecologico, la presa di coscienza della necessità di un altruismo, quanto meno interessato.” “E, anche se, come bisogna ovviamente sperare, questa crisi non sarà molto grave, non bisogna dimenticare, come per la crisi economica, di impararne la lezione, affinché prima della prossima crisi – inevitabile – si mettano in atto meccanismi di prevenzione e di controllo, come anche processi logistici di un’equa distribuzione di medicine e di vaccini. Si dovrà, per questo organizzare una polizia mondiale, uno sistema mondiale di stoccaggio [delle risorse] e quindi una fiscalità mondiale. Da questo si arriverebbe allora, molto più rapidamente di quanto avrebbe permesso la sola ragione economica, a mettere le basi di un vero e proprio governo mondiale.”
“È del resto con la creazione dell’ospedale che è cominciata in Francia, nel XVII secolo, la realizzazione di un vero e proprio Stato”,
Come fare allora a non capire che la crisi sia stata programmata a tavolino, come del resto denunciato da questo ed altri blog da alcuni anni a questa parte? Avevamo nei nostri articoli previsto che la crisi, gestita da chi l’aveva creata non poteva che acuirsi, mentre i mass media di regime cercavano fino a poche settimane fa di tranquillizzare tutti (esattamente come successe negli USA ai tempi della crisi del 1929).Immaginiamo che anche le alluvioni di queste ultime settimane siano una benedizione per questi governanti. Del resto anche l’emergenza nucleare di Fukushima ha portato alle stesse richieste di un governo mondiale in risposta alle emergenze ambientali, e le varie calamità del passato sono state salutate come grandi opportunità dai nostri leader mondiali.Pur non conoscendo le persone che hanno portato avanti il progetto qui sotto riportato condivido in pieno le loro idee (ovviamente la non menzione delle scie chimiche mi lascia sempre qualche perplessità, visto che si tratta di alcuni milioni di euro al giorno prelevati da fondi neri che si trasformano in veleni, invece di essere utilizzati per estinguere a tempo di record il debito creato da banche, governi e grande finanza).