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Monuments Men – La recensione

Creato il 15 febbraio 2014 da Drkino

by · 15 febbraio 2014

Mr.Clooney si confronta con il secondo conflitto mondiale in Monuments men, raccontandoci un capitolo inedito, ma non meno importante…

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Dettagli di opere d’arte scorrono sullo schermo, il montaggio è scandito dal suono secco di un martello. No, non siamo in una nuova puntata di Passepartout di Philippe Daverio, è l’incipit del nuovo film da regista di George Clooney Monuments Men. Da sempre attratto da storie di impegno civile, Clooney non si sottrae nemmeno questa volta e fin dai primi minuti sottolinea la tesi del suo film: lasciare che capolavori artistici vengano distrutti o saccheggiati in nome di una perversa dittatura è un crimine contro l’umanità. Facendo perno su questa idea costruisce un film d’avventura d’altri tempi, dai toni garbati e con donne e uomini tutto d’un pezzo.

Monuments men è un’opera piacevolmente anacronistica, caratterizzata da una messa in scena limpida e nitida come è nitida la statura morale dei personaggi protagonisti. L’ambientazione è l’epoca della seconda guerra mondiale, ma sembra pure girato in quell’epoca tanto è elegante e raffinato e privo di quella ambiguità morale più propria del cinema moderno o contemporaneo. Monuments men scorre piacevolmente e non annoia, ma forse proprio per quella sua natura fuori dal tempo, risulta un po’ ingessato e non riesce ad essere un film pienamente riuscito. Stiamo parlando di avventura, di intrighi di spionaggio e dunque dov’è la suspense? Dov’è il ritmo trascinante e appassionante? Perchè nessuno dei personaggi riesce a risultare veramente memorabile?

Forse il problema del film è proprio a livello di scrittura (sceneggiatura dello stesso George Clooney assieme al sodale partner professionale

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Grant Heslov), troppo poco attento ai dettagli, alle sfumature, ai crismi del genere. Se vuoi fare cinema di genere non puoi sottrarti alle regole del genere. Chissà cosa sarebbe successo se il buon George fosse rimasto solo in veste di produttore e avesse affidato il film a Steven Spielberg, un regista che nell’avventura ci sguazza. A noi spettatori resta invece la versione griffata George Clooney, che indubbiamente ha il merito di rievocare un episodio della storia importante e significativo e che brilla di un alto valore civile e morale . Scusate se è poco.

FORTE & DISCRETO

Regia: George Clooney – Cast: Matt Damon, George Clooney, Bill Murray, John Goodman, Cate Blanchett, Jean Dujardin, Bob Balaban – USA/Germany, 2014 – Durata: 118 min

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