Non parlo spesso di musica, ma quando capita di imbattermi in album stimolanti o ben fatti, mi sembra doveroso condividere con voi le mie impressioni.
Moonkings è l’album di esordio dei Vandenberg’s Moonkings, band creatasi sul finire del 2013. Il leader è Adrian Vandenberg (Adrianus “Adje” van den Berg), nome noto nel mondo della musica. Chitarrista storico, ha militato anche negli immortali Whitesnake, pare aver deciso di mettere la sua esperienza a frutto con questo nuovo progetto.
Gli altri membro della band sono Sem Christoffel (basso), Jan Hoving (voce solista) e Mart Nijen-Es (batteria).
Blues, rock and roll e tanta sapienza musicale. Difficilmente un orecchio allenato al genere potrebbe evitare di farsi trasportare dalla memoria a stili e metriche ormai consolidate, senza per questo risultare mai scontate o noiose.
Rock quindi, non del più duro ma abbastanza tosto da non far storcere il naso ai puristi più sfegatati.
Non mancano le ballate, come tradizione vuole, e Breathing ne è l’esempio più lampante, che parte con un classico arpeggio gestito con maestria per poi scatenarsi in riff orecchiabili e una batteria che obbliga a battere il piede, il tutto accompagnato dalla voce piena di Ian che completa il disegno e lo arricchisce.
I testi non sono nulla di trascendentale, restando su livelli più che accettabili, soprattutto se paragonati ad altre produzioni.
Insomma, se siete alla ricerca di un po’ di sano rock, fossi in voi darei una possibilità ai Vandenberg’s Moonkings, fosse solo per l’esperienza del suo fondatore e la fiducia che è riuscito ad accreditarsi negli anni.
In un periodo in cui è facile trovare tanta spazzatura, soprattutto a livello musicale, questo album è un isolotto in mezzo ad un mare, dove splende il sole, la sabbia è bianca e calda e il vento soffia leggero.
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