Sono circondata: vegetariani & vegani sono intorno a me, mi braccano continuamente, senza fare pressing ma condizionando inconsapevolmente le mie scelte alimentari. Grazie a costoro sicuramente ho imparato tantissime cose (tra le quali un finto-gelato alla banana che è meglio di quello vero) ma soprattutto ho scoperto un sacco di posti deliziosi in città che al cibo verde aggiungono quel tocco di accoglienza alternativa che non mi dispiace per niente. Qualche giorno fa mi hanno portato a Le Vespe Cafè…
Il locale, situato in via Ghibellina (pieno centro, a due passi dal Teatro Verdi) si coglie tutto a colpo d’occhio varcando l’ingresso: pochi tavoli decorati con vecchie mattonelle, travi di legno sul soffitto dal quale pendono grosse lampadine, carta da parati riccioluta sulle pareti. Le lavagne ai muri, in inglese, illustrano il menù, quello del giorno e quello della sera, diversi, accompagnati da bevande, succhi naturali e selezioni di tè.
Il tocco casalingo/mediterraneo rende tutto molto accogliente, compresa la gentilezza delle “padrone di casa” che, nonostante il traffico dell’ora di pranzo, non si sono trattenute dal sorride e dall’essere cordiali (lo so, dovrebbe essere una cosa scontata, ma siccome in giro è più facile trovare facce cupe piuttosto che solari, io lo apprezzo e lo noto tantissimo, ecco).
Il menu arriva in una cartellina e contempla insalate, panini e piatti “diversi”, con ingredienti locali, bio o comunque all’apparenza sani. Anche le combinazioni dei gusti sono variegate, pescando dalla cucina etnica ma accostate a sapori tipicamente nostrani (per il fatto che avocado e humus sono presenti in moltissime proposte per me hanno già vinto, visto che li amo ma non li trovo spesso in giro). Ma l’altra cosa che ho gradito moltissimo è stata la lavagna con i suggerimenti dolci aperta dalla scritta “Life is Short. Eat Dessert First“: praticamente quello che farei io, ovvero aprire i pasti con gli zuccheri! ;) Ho deciso di iniziare con qualcosa di salato, ma oculatamente scelto per lasciare posto al “dopo”. Il piatto, un sandwich con avocado, pesto di pomodori secchi, hummus, zucchine e cipolle caramellate (tanto dopo dovevo tornare a casa a lavorà) è arrivato, presentato bene e molto buono (dove le cose sanno di quello che sono…e non che non sanno di niente oppure di troppo condimento), ma dopo un po’ di tempo. Quindi, astenersi gente con pause pranzo risicate o ansia da fretta. I pasti sono momenti conviviali, “pause” appunto, da vivere con relax e non da divorare velocemente. Ne gioverà anche la digestione…e l’umore! La gigante carrot cake a seguire mi è stata portata con un “Se non la finisci puoi portarla via“. Figurati se non la finisco…io…tzè! Come usa ultimamente, parte degli oggetti vintage disseminati nel locale sono in vendita. Guarda caso mi sono seduta proprio vicino ad un mappamondo…discorrendo con la mia amica di verdure, viaggi, uomini, t-shirt e mutande con i gatti, il tempo è passato in tranquillità. Per il momento non mi convertirò al vegetarianesimo, ma da Le Vespe ci torno di sicuro, è anche dietro casa mia!Le Vespe (Via ghibellina 76) sono aperte tutti i giorni, dalle 10 di mattina alle 10 di sera (la domenica dalle 11.00 alle 17.00). Io, vegetariani e non, una passeggiatina ce la farei…;)