Prevenire e guarire: il dott. Caldwell B. Esselstyn a Verona, il 16 novembre 2014
Morire di cuore in Italia è sempre più frequente.
Lo dicono le statistiche e ne parlano gli specialisti. In Italia ogni anno sono quasi 40 mila le persone che muoiono per infarto miocardico acuto. Ma chi di noi dovrebbe allarmarsi davanti a questi dati?
Le morti improvvise legate al cuore sono quelle che più occupano l’immaginario collettivo. E non solo quello purtroppo. Racconti di morti fulminee ingrossano la cronaca nera di tutto il Paese.
- “Muore per infarto a 7 anni, un bambino di Ostia” (14 gennaio 2014)
- “Muore per infarto in casa un impresario edile, a San Biagio della Cima. Lascia 4 figli” (22 ottobre 2014)
- “Muore per infarto in spiaggia nell’ultimo giorno di vacanza” (Cesenatico, agosto 2014)
- “Muore per infarto sul treno una donna di 45 anni” (17 ottobre 2014)
Non importa quanti siano i numeri: quando i dati acquistano un volto e un nome fanno molto più male. Soprattutto se riguardano bambini. Soprattutto se toccano padri e madri di famiglie come la nostra. E le domande vanno a mille:
- Cosa hanno sbagliato queste persone?
- Potevano prevenire la loro morte?
- Sono anche io un soggetto a rischio? Lo sono i miei figli?
- Come devo comportarmi? Cosa posso fare?
L’aterosclerosi delle arterie coronarie è tra le principali cause di morte in Italia. Le placche
ateromasiche si formano precocemente, specialmente durante la seconda o la terza decade di vita (20-30 anni), e aumentano progressivamente di spessore, inizialmente senza dare sintomatologia. In una fase più tardiva insorgono le cardiopatie acute o croniche.Le ultime ricerche scientifiche puntano il dito sulla vitamina D e la vitamina K quali fattori di rischio di queste patologie. Ma gli studi continuano. E le ricerche non si arrestano. Il prossimo 14-16 novembre 2014 in Fiera a Verona, esperti di tutta Italia si riuniranno per discutere insieme le ultime novità scientifiche sul lotta alle cardiopatie. Dall’età pediatrica a quella più adulta, medici, esperti, professionisti e terapeuti si confronteranno in un Dibattito internazionale su alimentazione vegetale e integrale (clicca qui per vedere il programma) organizzato da Be4eat, la voce di T. Colin Campbell in Italia, sulle possibili cure preventive e metodi di approccio terapeutico a una delle principali cause di morte, la coronaropatia. Nella tavola rotonda, prevista per venerdì 14 novembre alle ore 14, il dott. Alberto Donzelli dirigente medico, il cardiologo Antonio Frustaglia e il dott. Luciano Proietti, medico pediatra nutrizionista. Nella giornata di domenica 16 novembre, la presenza straordinaria del dott. Caldwell B. Esselstyn, medico chirurgo e ricercatore alla Cleveland Clinic per oltre 25 anni, autore della ricerca medica più rilevante di questo secolo nella prevenzione e guarigione delle malattie cardiache.
L’ipertensione, che colpisce 1 persona su 5, nella maggior parte dei casi non determina sintomi rilevanti, ma diventa un fattore di rischio importante nella patogenesi delle coronaropatie e delle cerebro-vasculopatie.