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Morte, magie e misteri: le tre M di Deadboy

Creato il 09 settembre 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Per quanto cupo possa sembrare, il rapporto con la morte è stato analizzato in molte serie tv di successo come Six feet under, The Walking dead, True Blood e tante altre. Tuttavia è online dal 24 giugno la web serie Deadboy, che affronta in maniera particolare e variegata questa tematica, senza trascurare l’aspetto sovrannaturale.

La serie ruota attorno a due morti principali: quella di Leonardo e quella della madre, avvenuta in momenti diversi. La madre è stata infatti uccisa una notte del 1999, quando il ragazzo era ancora un bambino, e il padre è stato accusato dell’omicidio. Tuttavia, molti dubbi e misteri ruotano attorno a chi possa essere il vero colpevole. La morte di Leonardo, invece, avviene una notte del 2013. L’evento rappresenta l’incipit della storia e la morte del giovane, per mano di un vampiro, movimenterà le vicende delle prossime puntate. Gli amici del ragazzo, Alberto, Serena ed Elena accuseranno duramente il colpo e, mossi dal desiderio di vendetta, affronteranno diverse avventure fuori dal comune tra morte, magie e misteri.

La serie è stata ideata, scritta e diretta dal giovanissimo Alessio Russo. E’ composta al momento da 5 episodi (ma c’è la possibilità che la prima stagione venga allungata di due) ed annovera giovani ma promettenti attori: Giulio Cristini, Angelo Lorusso, Salvatore Antonio Langella, Sofia Pulvirenti, Eleonora Mancini. Hanno accettato di far parte del progetto, in qualità di guest star, le attrici di R.I.S. Roma Francesca Valtorta ed Euridice Axen, gesto che testimonia la validità del prodotto.

Oggi al cinema, per presentare al meglio la serie, ha intervistato proprio il creatore di Deadboy, Alessio Russo.

Ciao Alessio, allora presentaci un po’ come è nato Deadboy, cosa vuole rappresentare?
Ciao, quante cose da dire. DeadBoy nasce nel dicembre 2011 in chat su Facebook. Iniziai a proporre una serie di idee che avevo ad un amico per gioco, mi piacquero e decisi di approfondirle. Andai avanti a svilupparle per circa sei mesi, scoprendo lati nascosti della storia che mi affascinavano. Quando scrivo non mi prefiggo un obiettivo da raggiungere, non so come va a finire. E’ un viaggio che compio insieme ai miei personaggi. Cresco con loro, faccio risolvere loro le cose nel modo in cui le risolverei io se mi trovassi in tali condizioni. Con DeadBoy non ho voluto raccontare nulla di più semplice di una storia di amicizia. Non l’ho fatto in maniera tradizionale. Tengo molto ai miei amici e considero l’amicizia uno dei valori fondamentali di ogni essere umano. Con questa serie ho voluto renderle grazie.
Tornando a DeadBoy, è una storia di amicizia tra la vita e la morte. I vampiri sono il contorno di fatto. Nei prossimi episodi lo capirete. Non mi interessava fare l’ennesimo film sui vampiri.

Come avete fatto a convincere attrici del calibro di Euridice Axen e Francesca Valtorta?
Euridice e Francesca sono due ragazze eccezionali. Euridice è la prima fan del progetto. Mi ha sostenuto molto nei momenti di difficoltà, trasmettendomi tutto il suo entusiasmo. Diciamo che non l’ho convinta, più semplicemente gliel’ho chiesto davanti ad un caffè. E’ stata molto gentile sin dal primo incontro. Ha dimostrato una professionalità rara. Ero agitatissimo il giorno in cui l’ho incontrata. Ero un ragazzetto di 20 anni con poca esperienza alle spalle alla mia opera prima e stavo parlando con un’attrice conosciuta e con un profilo professionale che molte sue colleghe spererebbero di avere. Ho parlato per un’ora di fila di tutta la storia e alla fine le ho raccontato di ciò che avevo in mente per lei. Dopodiché lei ha accettato.

Francesca invece è una cara amica di Salvatore (Nicholas nella serie), il ragazzo che con me ha curato la regia degli episodi (e senza il quale DeadBoy non penso sarebbe mai uscito. Mi ha dato una mano enorme). E’ un’attrice grandiosa alla quale abbiamo chiesto di interpretare un personaggio particolare. Non svelo nulla ma è legato alla storia che scoprirete negli ultimi episodi e, possibilmente, nella seconda stagione. E’ un personaggio chiave per ciò che realmente sarà DeadBoy, questo vi posso dire.

Dopo aver visto il pilota, quando uscirà la seconda puntata? Che sviluppi seguirà la storia?
DeadBoy 1×02 “Worlds apart” uscirà dopo l’estate e sarà un episodio-ponte. Leonardo è morto. I suoi amici hanno assistito alla sua morte. E’ stato ucciso da un vampiro. Il secondo episodio racconterà lo sgomento, il cordoglio, la sofferenza di Al, Serena ed Elena, (sentimenti alla base del loro riscatto) e l’inizio del grande viaggio interdimensionale di Leonardo, che sarà guidato da un “Caronte” molto speciale, che ovviamente avete già conosciuto.

La serie tratta un genere molto seguito, quello soprannaturale. Nel pilota sembrano esserci molti riferimenti a serie tv americane. Hai preso spunto da qualche show in particolare?
DeadBoy è un prodotto “commerciale”. Non ho preso spunto direttamente da serie tv americane. Però le ho analizzate attentamente. Le cose in comune ad altri show sono dovuti al fatto che avevo la necessità (avendo 24 minuti di tempo a episodio) di non dover introdurre al pubblico sin dall’inizio elementi del tutto estranei (avrei dovuto spiegarli). I vampiri sono un esempio. Se avessi dovuto introdurre una creatura particolare di mia invenzione sicuramente avrei dovuto spendere almeno mezzo episodio per caratterizzarla in modo adeguato e non superficiale. Alcune critiche che ci sono pervenute riguardano i personaggi definiti dei cliché. Voglio dire una cosa: siamo al primo episodio. E’ vero in parte ed è stata una scelta. Ma aspettate la fine della stagione per vedere se lo sono davvero. Potrebbero sorprendervi.

Come giudichi il mondo del web attuale e che sviluppi ti aspetti da questa esperienza?
Il mondo del web è un mondo indefinito ancora e in formazione e mutamento. Non penso rimarrà tale ancora per molto. Non penso che le web serie saranno il futuro. Le considero una moda passeggera. Quello che ho tentato di fare con DeadBoy, e farò in futuro, è creare dei prodotti non destinati al web, ma adattati. E’ troppo facile nascondersi dietro le parole web serie per difendere prodotti piatti e poco complessi. Adesso tutti fanno web serie perché va di moda. Ma quante in realtà sono fatte con testa, cura e passione e quante perché “va di moda”? Noi abbiamo messo testa, cura e passione in DeadBoy, oltre che la nostra professionalità. Il cast è formato prevalentemente da attori della Scuola Nazionale di Cinema. Io mi sono occupato di sceneggiatura, produzione esecutiva, regia (insieme a Salvatore Langella) e fotografia con la consapevolezza e la conoscenza approfondita dei mezzi che avevo a disposizione. Non abbiamo improvvisato un mestiere. Ho la percezione di un buon riscontro dal pubblico con questo primo episodio, ma so di non aver fatto un lavoro perfetto, anzi, è ben lontano dall’esserlo. Sono aperto alle critiche di ogni genere perché abbiamo ancora 6 episodi davanti a noi e sicuramente possiamo migliorarli con l’aiuto di tutti.

Infine colgo l’occasione per ringraziare Salvatore Langella, che mi ha affiancato per tutto il periodo di questa difficile produzione e che ha contribuito con la sua energia alla riuscita della serie, un amico come pochi. Angelo Lorusso, un amico insostituibile. Irma Carolina Di Monte e Maria Teresa Campus che hanno sopportato me e Salvatore durante i numerosi “scazzi”. Tutto il cast e la troupe ed infine i miei genitori. Non vengo da una famiglia ricca, ma hanno deciso di investire molti risparmi su di me e su questo progetto. Quindi grazie. E grazie a voi e ai vostri lettori.

Potete vedere il primo episodio cliccando sul link seguente: http://www.youtube.com/watch?v=VRv1qRpSHaI

Morte, magie e misteri: le tre M di Deadboy
Morte, magie e misteri: le tre M di Deadboy



di Francesco Sciortino per Oggialcinema.net


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