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Mosca, in migliaia per il ricordo di Boris Nemtsov

Creato il 02 marzo 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

MOSCA,2 MARZO 2015 – Si è tenuta ieri a Mosca, la manifestazione in ricordo del leader dell’opposizione, Boris Nemtsov, assassinato nella giornata di Venerdì 28 Febbraio. Migliaia i partecipanti a manifestare il dissenso per un gesto così brutale, nei confronti di uno dei principali oppositori dell’intervento militare russo in Ucraina. “Je suis Nemtsov” “Io non ho paura” e altri migliaia di cartelli hanno voluto accompagnare quello che è stato un momento di indignazione non solo a carattere locale ma mondiale, con le ferme condanne del presidente ucraino, Petro Poroschenko e il segretario generale Onu, Ban Ki-Moon, il quale si è augurato che possa avvenire la pronta cattura dei responsabili. Lo stesso premier italiano, Matteo Renzi, deporrà un fiore sul luogo dell’accaduto e si recherà a Mosca tra le giornate di mercoledì e giovedì 4 e 5 Marzo. Parole di cordoglio sono giunte anche dal capo di stato italiano, Sergio Mattarella. Poroschenko, dal canto suo, parla invece di un possibile dossier, posseduto da Nemstov, sulla partecipazione delle truppe russe al conflitto in Ucraina. La manifestazione si è tenuta alle ore 15 locali (ore 13 italiane) e ha visto la presenza di circa 70.000 partecipanti (ma secondo la polizia di Mosca il numero ammonterebbe a 16.000).

Curioso come il corteo fosse già organizzato da tempo in opposizione al presidente russo Vladimir Putin. Il brutale assassinio è avvenuto nel centro di Mosca con quattro colpi di arma da fuoco da ignoti a bordo di un’automobile. Nelle ultime ore sarebbe spuntato un video relativo all’omicidio del leader, ma resta ancora l’incertezza e il giallo prosegue. Le autorità intanto hanno offerto una cospicua cifra economica (tre milioni di rubli, pari a 45.000 euro) per chiunque riesca a fornire informazioni pertinenti sulla terribile vicenda. L’unica testimone oculare risponde al nome di Anna Duritskaya, modella 24enne in compagnia del leader in occasione di una cena. La coppia sarebbe stata dunque, accuratamente spiata e il tutto fa pensare ad un delitto politico ben pianificato. “Gli eroi non muoiono”, questo il monito di tutta l’opposizione, la cui manifestazione è partita proprio dal luogo del delitto (ponte accanto al muro del Cremlino) a suon, oltre che dei citati striscioni, di bandiere della nazione russa.Altre manifestazioni si sono tenute nella città di San Pietroburgo mentre, sempre a Mosca, sono state sventolate anche alcune bandiere ucraine. L’opposizione ha parlato di eccessivo clima di intolleranza presente nel Paese, con un pericoloso clima di odio e persecuzione ad opera delle autorità.

Intanto solidarietà e cordoglio arrivano anche dai suoi avversari politici e soprattutto da Vladimir Putin. Il presidente ha assicurato che i responsabili saranno severamente puniti e ha definito l’assassinio “vile e cinico”. Sconvolto si è detto anche il primo ministro russo, Dmitri Medvedev che parla di una grave perdita dal punto di vista politico e democratico. In attesa di riscontri sulle indagini degli inquirenti, i funerali di Nemstov si terranno nella giornata di martedì, presso il cimitero Troekurovskoe.

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