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Mosca non si piega alla lobby e vieta il Gay pride

Creato il 14 giugno 2012 da Uccronline

Mosca non si piega alla lobby e vieta il Gay prideA Mosca gli organizzatori della “Fiera del nulla”, detto anche Gay Pride, quest’anno hanno insistito sul fatto che la sfilata non avrebbe avuto scene di nudo o comunque volgari, ovvero una forma inedita rispetto a tutte le altre marce dell’orgoglio gay nel mondo, le quali includono sempre scene di insulti anti-religiosi e simulazioni di atti sessuali (tanto che anche i pompieri, costretti ad assistere, cominciano a rivendicare l’obiezione di coscienza). Legittimo manifestare le proprie idee, ma il fine non giustifica i mezzi come d’altra parte riconoscono gli stessi omosessuali moderati.

La lobby gay però non è riuscita a convincere il comune di Mosca (11 milioni di abitanti), che ha negato il permesso per il settimo anno consecutivo. Il governo della città, guidato da Sergei Sobyanin, ha così spiegato la sua decisione: «le attività connesse alla manifestazione nelle aree pubbliche sono una provocazione che provoca danno materiale a bambini ed adolescenti», dice il comunicato. La Marcia per come è organizzata è ritenuta «un insulto al senso religioso e morale dei cittadini», oltretutto avrebbe dovuto svolgersi «nel centro storico di Mosca, che è una delle mete preferite da bambini, famiglie moscovite e visitatori».

Il tribunale di Mosca è andato anche oltre, confermando una decisione del giudice inferiore che permette il rifiuto di richiesta del permesso di svolgere il “Gay Pride” per i prossimi cento anni.

Un recente sondaggio dalla società di statistiche VCIOM, Russia Public Opinion Research Center ha mostrato che l’86 per cento dei cittadini russi sostengono il divieto alla promozione del gaysmo (solo il 6% è favorevole), ovvero una specifica legge varata quest’anno dal governo di San Pietroburgo che impedisce «la promozione di pratiche omosessuali, lesbiche, bisessuali e transgender tra i minorenni». Il 65% degli americani vuole lo stesso divieto nello scuole. Quasi la metà dei russi ritiene inoltre che l’omosessualità sia un comportamento umano acquisito sotto l’influenza dei media.

La Russia non è certamente un paese minore, avendo 143 milioni di abitanti e si sta mostrando un osso molto duro per l’agenda gay promossa dalla politica internazionale.


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