“Die fitsch’ i leck du mi’m Arsch”
Dal canone a tre voci “Difficile lectu mihi Mars” K. 229
E’ uno dei “Canoni osceni” di Wolfgang Amadeus Mozart, uno di quei testi che, insieme alle lettere alla cugina Maria Anna Thekla , alla sua tendenza alla coprolalia compulsiva e ai suoi tic, fanno ritenere che egli fosse affetto dalla “Sindrome di Tourette” e che questa, addirittura, possa ritenersi una delle ragioni della sua creatività.
Ho un amico affetto da tale sindrome e vi do un consiglio, se ne avete uno anche voi, non invitatelo mai a cena in un locale elegante.
Del concerto per corno e orchestra K412, che vi presento, esistono due versioni, ad una delle quali è aggiunto un testo dello stesso autore che si rivolge con espressioni oscene al cornista Leutgeb.
Il genio era, è e resterà sempre uno scandalo per tutti i mediocri.
Federico Bernardini