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Mozzarella in carrozza

Da Sacapoche

Adoro la mozzarella, la mangerei in qualunque modo.. ma alla mozzarella in carrozza non si può proprio resistere!

Mozzarella in carrozza

L’ho vista fare anche a Cotto e mangiato da Benedetta Parodi, come sempre aveva usato una scorciatoia: il pane da tramezzini e una sfoglia di mozzarella stesa, quella che si usa da farcire. Io non l’avevo in casa quindi ho usato la mozzarella per pizza, che è meno acquosa di una mozzarella fiordilatte.

Mozzarella in carrozza
per 16 triangolini

250 gr mozzarella
1 confezione pane per tramezzini
2 uova
100 ml latte
pangrattato
sale olio

Farcisci il pane con delle fettine di mozzarella, cospargi con un pizzico di sale e ritaglia tanti triangolini (io da una fetta di pane per tramezzini ne ho ricavati 6).

In una vaschetta rompi le uova, unisci un pizzico di sale e il latte. Passa velocemente i triangolini preparati in questo composto, cercando di non far imbevere troppo il pane ma assicurandoti di ricoprirli completamente. Passa poi i triangolini nel pangrattato, insisti particolarmente sui bordi che devono essere sigillati ermeticamente per evitare che la mozzarella in cottura esca fuori e abbandoni la carrozza in corsa. Se necessario ripeti nuovamente il passaggio nell’uovo e poi nel pane solo sui bordi. Una volta panati i triangolini disponili in una teglia ricoperta di carta forno e cospargili con poco olio.

Cuoci in forno a 220°C fino a doratura, girandoli almeno una volta e utilizzando la funzione grill per gli ultimi 2 minuti.
Sala leggermente in superficie e servi caldissimi!

Mozzarella in carrozza

Ovviamente la versione originale prevede la frittura.. ma anche al forno risulta gustosissima, un ruolo fondamentale nella riuscita ce l’ha appunto il grill.

Varianti:
- purtroppo alcune care amiche nonché appassionate lettrici del mio blog sono intolleranti al lattosio ma è un peccato perdersi uno sfizio come la mozzarella in carrozza. Secondo me si potrebbe provare sostituendo la mozzarella di mucca con quella di capra (che voi mi insegnate essere buonissima se non più di quella “normale”) e magari stemperare l’uovo per la panatura con latte di soia…. che dite, si può fare?

- nella suddetta versione della Parodi lei li farciva anche con una “sorpresa” che poteva essere un’acciuga, un pochino di prosciutto cotto, un pomodorino secco.. e qualsiasi altra cosa vi venga in mente. Io la apprezzo di più in purezza (si fa anche prima) ma è sicuramente un’idea carina anche quella della sorpresa (soprattutto se come me avete amici che odiano le acciughe e le evitano come la peste in ogni salatino da buffet … e puntualmente se la ritrovano in bocca ^_<).


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