Muore in una stanza di albergo l'ex cantante tossicodipendente Whitney Houston. La celebre cantante aveva appena compiuto 48 anni ed è stata trovata morta a Beverly Hills.
Avrebbe dovuto cantare da li a poche ore nei Grammy musicali, ma a quella serata non è mai arrivata. Alle 15.55 dell'ora di Los Angeles, e poco prima della serata di gala, a cui aveva invitato a parenti ed amici. Nulla di anomalo sarebbe stato trovato nella sua stanza. Cinque minuti prima del decesso sembra esserci stata una telefonata normale e tranquilla con la mamma, cantante Gosspell.
Whitney Houston e la droga dopo il suo divorzio
A seguito del suo tumultuoso matrimonio fallito, Whitney Houston ha iniziato a lasciarsi andare, iniziando ad assumere pasticche e droghe di vario genere. Numerose sono le immagini che hanno invaso la rete del suo degrado fisico degli ultimi anni, quando nelle ultime esibizioni, anche la voce l'ha lasciata indietro.
Oggi tutti la piangono. Ma perché? Perché piangere una tossicodipendente che ha risolto i suoi "problemi" con droghe e alcool? E' un pessimo esempio ai giovani, così come lo è Amy Winehouse, Laura Pausini con il suo grasso, e tanti altri divi che invece di usare la loro fama per comunicare qualcosa di sano al resto del mondo, diventano pessimi esempi da seguire. E cosa c'è di così difficile nella vita di una persona famosa che non deve lottare tutti i giorni come fanno i padri i famiglia che devono campare i figli con due spiccioli al mese?
E' morto nessuno. Una grande voce e basta. Come sempre, se muore un operaio cadendo dal tetto, niente. Muore una "grande cantante", e tutto il mondo va in lutto.
Fonte originale: Informazione e news.