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Muovere un robot con la forza del pensiero

Creato il 01 giugno 2012 da Paopasc @questdecisione
Si tratta dell'interfaccia neurale Braingate, costituito da un chip delle dimensioni di un'aspirina con circa un centinaio di elettrodi, impiantato nel cervello  sulla corteccia motoria, e di un decoder che collega il chip a un dispositivo. Fa parte di una sperimentazione clinica per soggetti paraplegici o tetraplegici.Al soggetto viene chiesto di esercitarsi ad immaginare di muovere gli arti. I circuiti attivati nella corteccia motoria sono poi inseriti come istruzioni specifiche per il movimento di braccia robotiche (in questo caso) o altri dispositivi.Forse è, allo stesso tempo, più facile e più difficile di quello che crediamo.Più facile, perchè in fondo gli impulsi che ci permettono di afferrare una bottiglia e bere sono quasi sempre gli stessi, senza che noi ce ne accorgiamo, quindi basta costruire un sistema in grado di distinguere la conformazione spaziale dei circuiti attivati nell'afferrare una bottiglia e farli eseguire ad un robot. Più difficile perchè è come imparare di nuovo a camminare, ad usare la forchetta, la penna, ad andare in bicicletta, tutte quelle cose che abbiamo appreso durante i primi anni di vita, apparentemente in maniera così semplice.Il lavoro è stato pubblicato su Nature [Hochberg et al. 2012] e gli autori dimostrano che con la forza del pensiero  non è possibile muovere solo un cursore su uno schermo ma anche afferrare oggetti con un braccio robot.In questa pagina sono disponibili sia l'abstract dell'articolo, del materiale supplementare e 4 video. [via PopSci].................................... Leigh R. Hochberg, Daniel Bacher, Beata Jarosiewicz, Nicolas Y. Masse, John D. Simeral, Joern Vogel, Sami Haddadin, Jie Liu, Sydney S. Cash, Patrick van der Smagt & John P. Donoghue, Reach and grasp by people with tetraplegia using a neurally controlled robotic arm, Nature 485, 372–375 (17 May 2012) doi:10.1038/nature11076 imagecredit nature.com

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