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Musica e parole

Da Giulietta88
Un venerdì sera alternativo totalmente immerso nelle note del pianoforte di Federico Gianello e nei versi, letti con passione, di quello che è senza dubbio uno dei poeti che ammiro di più: Pablo Neruda. Ma non solo. Un ospite speciale era lì per farci ascoltare le sue poesie. Marcia Theophilo, poetessa e antropologa brasiliana candidata al premio Nobel per la letteratura che da sempre lotta con il cuore per la salvaguardia della foresta Amazzonica. Un mito vivente che stava a pochi metri da me con il microfono in mano e una voce soave e potente.
Un galà di musica e parole, ecco il titolo della mia serata nella biblioteca Frinzi di Verona.
E' stato un onore poter assistere dal vivo. E' stato emozionante oltre ogni limite. E mentre quel pianista italiano suonava, io scrivevo. Non potevo farne a meno. Ascoltavo quelle dolci e disperate melodie e sentivo il bisogno di sprigionare tutte le parole che affollavano caotiche i miei pensieri. Erano in coda pronte per uscire, non dovevo fare altro che prendere in mano la penna e lasciarmi condurre dalla mano.
Così ho scritto una poesia. Di certo neanche lontanamente paragonabile a quelle sublimi opere che mi hanno stregata durante la serata, però l'ho urlata con tutta l'anima e mai mi sono sentita nel posto giusto al momento giusto come ieri sera.
Danziamo
Musica e parole
Due ballerini io e te
in completa simmetria
in precario equilibrio
volteggiando come foglie
nella brezza della sera.
Scivoliamo io e te
anime affamate e folli
precipitano ardenti
sulle note di un esile mondo
come il sole del mattino.
Inebriamo spirito e carne
con il canto delle parole
con il battito di ogni suono
perché una vita insaziabile
vale la pena di essere amata.
Danziamo,
pelle nella pelle
cuore nel cuore
finché silenzio non ci separi.
Giulia

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