Musica. Miley Cyrus: «Ero troppo ubriaca persino per fare un buon selfie»

«Ero troppo ubriaca per fare un buon selfie». Con queste parole Miley Cyrus ha postato on-line il suo ennesimo provocatorio autoscatto. Da qualche giorno ormai la neo-reginetta degli eccessi sembra incitare i suoi fan all’abuso di alcol e droghe. Appena qualche giorno fa infatti, la cantante di Wrecking Ball aveva detto al suo pubblico: «Spero siate tutti ubriachi e imbottiti di pasticche» ha gridato dal palco dell’O2 arena di Londra, chiedendo poi di pomiciare con una persona del proprio sesso. I suoi video sono gradualmente passati dal twerking (ballo, anzi “movimento”, con cui si struscia a novanta contro qualsiasi forma maschile), al nudo su di una palla di demolizione all’autoerotismo di Adore You. Le sue foto sui social sono passate dalle linguacce ai baci lesbo al toccarsi i genitali, mentre i suoi vestiti si fanno via via più succinti e piccoli di almeno una taglia, con un look che ricorda più un’entreneuse che una cantante. Il suo album ha toccato la vetta più alta della prestigiosa Billboard Chart, la classifica americana, e i suoi singoli, tra cui il primo estratto we can’t stop, sono stati tormentoni radiofonici, in vetta alle classifiche di vendita. Andando a ritroso nella carriera dell’artista, di quando ancora interpretava Hanna Montana, il noto “alter-ego” Disney, Miley vanta altri quattro album al primo posto nella classifica americana, di cui Bangerz, il suo ultimo lavoro discografico, è il quinto non consecutivo. Ma c’è davvero bisogno di tutte queste provocazioni?