Niente mutuo per i musulmani: il Corano glielo impedisce
La Shariah: “Vietato prestare denaro a interesse”
Chiedere un mutuo. Ma come fare se ad impedirlo non sono solo motivi riconducibili alla congiuntura economica, ma religiosi? E’ il caso dei musulmani osservanti, i quali, secondo i precetti dettati dal Corano, devono rifiutare la “riba”, ovvero qualsiasi operazione finanziaria connessa al prestito di denaro a interesse.
A sollevare il problema è anche Rascea, 30 anni. Cittadina milanese di origine egiziana. “La nostra generazione ha più possibilità di investimento dei nostri genitori. Ma come regolarci per comprare un immobile? Adattarci alla società in cui viviamo o restare fedeli quanto prescrive la Shariah?“. Un verso del Corano rende molto chiara l’idea: “Commette un crimine chi presta denaro a interesse e chi lo riceve, come anche chi registra e chi testimonia questo prestito a interesse“.
“Secondo la sharia“, dichiara a Sky il professor Fabrizio Petrucci, docente di contrattistica internazionale presso la Lum “il denaro non genera da sé altro denaro. Solo il lavoro o il rischio uniti al denaro possono generare guadagni. Così anche un semplice conto corrente o una carta di credito che fruttino un minuscolo interesse diventano vietati, e lo stessa cosa vale per un finanziamento o un mutuo in cui i soldi vengono restituiti con un tasso di interesse“.