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Napoli: 60 persone arrestate. Misure restrittive anche per giudici tributari

Creato il 19 marzo 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale


Napoli: 60 persone arrestate. Misure restrittive anche  per giudici tributari Vari i reati contestati agli arrestati della guardia di finanza: dal concorso esterno in associazione camorristica al riciclaggio, dalla corruzione in atti giudiziari al falso. 
Le misure cautelari, richieste ed ottenute dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, sono complessivamente 60: per 22 persone è stata disposta la custodia in carcere, per 25 gli arresti domiciliari, per 13 il divieto di dimora a Napoli
 Sarebbero 16, invece- scrive l'Ansa- i giudici tributari in servizio nel napoletano che vengono arrestati in queste ore dalla Guardia di Finanza. Per tre dei 16 giudici tributari coinvolti nell'inchiesta è stata disposta la detenzione in carcere, per gli altri 13 gli arresti domiciliari. Inquirenti e finanzieri hanno accertato nel corso delle indagini che decine di contenziosi tributari sarebbero stati oggetto di episodi di corruzione e che in tal modo si sarebbero risolti in maniera favorevole ai ricorrenti, spesso in odore di camorra, con grave danno per le casse dello Stato
 Le misure cautelari riguardano anche otto tra funzionari e impiegati presso Commissioni tributarie; un noto avvocato, che è anche docente universitario; e un commercialista.  
L'inchiesta giudiziaria riguarda «affari» di esponenti di rilievo del clan camorristico Fabbrocino, ritenuto egemone nell'area vesuviana e del Nolano, in provincia di Napoli. 
Oltre ai giudici, ai funzionari e agli impiegati tributari coinvolti nell'inchiesta - che operavano presso la Commissione tributaria provinciale di Napoli e la Commissione tributaria regionale per la Campania - sono stati disposti gli arresti domiciliari anche per un componente dell'ufficio del Garante del contribuente della Campania e il divieto di dimora a Napoli per un funzionario dell'Agenzia delle Entrate in servizio nel capoluogo campano. 
Attraverso la indagini della Guardia di Finanza si è poi progressivamente allargata a numerose operazioni illecite, fino a coinvolgere imprenditori operanti nei settori della commercializzazione del ferro, della compravendita immobiliare e della gestione di alberghi; ed ha infine chiamato in causa giudici tributari e diversi funzionari pubblici per numerosi episodi di corruzione. 
Nell'inchiesta, inoltre, risulta coinvolto un noto gruppo imprenditoriale campano con interessi sull'intero territorio nazionale. Durante l'operazione, sono stati sequestrati beni per oltre un miliardo di euro.  Oggetto di sequestro sono attività finanziarie, quote societarie, conti correnti, terreni, fabbricati e auto.



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