Io dico sempre a mia moglie che purtroppo non è stata fortunata a trovare me come marito e compagno, perché io sono esattamente all’opposto, come carattere, al mio conterraneo partenopeo. I napoletani sono persone allegre, sociali, amano la musica, cantare e ballare, amano avere tanta gente intorno, sono letteralmente pazzi per il calcio e amano fare casino.
I piemontesi, viceversa, sono a mio parere la “razza” più chiusa e più introversa dell’Italia. Il lombardo già è più estroverso, più amante della compagnia. Noi invece siamo noiosi e più amanti della solitudine e della tranquillità. Infatti, quando ero giovane, se volevo divertirmi in compagnia andavo nei locali della vicina Lombardia, perché là c’era più “vita”.
In qualche modo i brasiliani assomigliano ai napoletani e hanno molte cose in comune. E questa mia idea è rafforzata da una notizia trovata oggi sul Corriere della Sera:
NAPOLI - Spuntano dalle fogne con il caldo dell'estate. Sono lunghe anche un dito, sono resistenti ai disinfettanti e soprattutto «portano con loro malattie gravi come tifo ed epatite A», avvertono gli esperti. Sono le blatte rosse che in questi giorni stanno invadendo i quartieri di Napoli.
PROLIFERANO AL PORTO - La blatta rossa ha colto impreparati un po' tutti. Si tratta, infatti, di una novità importata da circa 4 o 5 anni con i traghetti che provengono dalle Eolie e che, per selezione naturale, ha soppiantato i vecchi e più fragili scarafaggi napoletani. Ed è proprio nella zona del porto che hanno cominciato la loro proliferazione mentre solo negli ultimi tempi, attraverso la rete fognaria, sono arrivate anche nelle zone collinari. Il fatto che vivono, si cibano e proliferano nelle fogne le rende pericolose, aumenta, infatti, il rischio di infezioni e malattie, cosiddette orofecali, anche con conseguenze gravi.
FENOMENO ESTIVO- Le blatte che si trovano più frequentemente negli ambienti urbani italiani sono generalmente associate alla presenza di acque umide e materiali organici ed essendo sensibili alle temperature, d'estate fanno più uova, dando origine alle «invasioni».
E voi direte: cosa c’entra questo col Brasile? Ma cari miei lettori che così poco conoscete ill Brasile, qui in questo Paese le blatte, più comunemente chiamate baratas, sono di casa. Nel senso letterale del termine, cioè è comune averle in casa, come se fossero animali di compagnia. E non è per una questione di sporcizia o di immondizia (cosa anche questa che a Napoli non manca). Perché anche nella casa più pulita in estate è facile trovare qualche blatta che cammina senza troppi problemi sui muri o sui pavimenti di casa.
Evidentemente, per una questione di clima, qui le baratas hanno trovato il loro habitat naturale. Sarà per il caldo tropicale, le abbondanti piogge (a parte la “seca” di quest’anno) o le noci di cocco, ma qui la blatta vive da re, o meglio, da regina.
Quindi, oltre alla pizza, alla musica e alla allegria, ecco un altro punto in comune con noi italiani. Viva Napule! Viva l’Italia! Viva o Brasil!