Pierluigi Bersani ha ricevuto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l’incarico di avviare le procedure per formare un nuovo Governo. Dopo giorni di tensioni e anche di apprensione e in seguito alle varie convocazioni dei portavoce e dei leader dei vari partiti, Napolitano, con un lungo discorso, ha spiegato le ragioni della sua decisione, tratteggiando anche il clima difficile in cui sta vivendo il Paese.
Ecco alcuni sprazzi del discorso di Napolitano: L’Italia ha bisogno di “un governo al più presto, per una piena attività della legislazione”. Non è ancora trascorso un mese, mi complimento della composizione degli uffici di presidenza. E a chi se la prende delle lungaggini italiane, faccio rilevare che in due grandi democrazie, Olanda e Israele, sono occorsi più di 50 giorni. L’importante è dimostrare alla comunità internazionale quanto teniamo a alla stabilità istituzionale, non meno di quella finanziaria. L’Italia deve darsi un governo e assicurare la vitalità della nuova legislatura e del nuovo parlamento. Così possiamo garantire le istituzioni europee, altrimenti tradiremmo le attese dei rappresentanti di paesi amici convenuti a Roma per l’elezione del nuovo Pontefice.
“Ho tratto il senso di una larga condivisione. Diverse sono state le indicazioni per rispolverare la crisi di governo e di aprire la discussione in parlamento. Non si può ignorare la vastità e lacutezza del malessere sociale, né l’insoddisfazione nei rifiuto dei partiti. Di qui l’istanza di radicale cambiameneto manifestata dal M5S. Altre importanti forze politiche hanno espresso volontà di cambiamento attraverso riforme, avviate o attese. Ma non tocca a me vagliare piattaforme programmatiche. A tutti credo di poter dire che è apparsa chiara la portata delle sfide. Un governo di vasta unione che continui sulle due principale forze, di grande coalizione. Ma le difficoltà sono rilevanti per le antiche divergenze e contrapposizioni, che si erano attenuate con il sostegno a Monti. Sono rimaste bloccate proposte di riforma della seconda parte della Carta e della legge elettorale. Anche negli scorsi anni, bipolari, avevo chiesto larghe intese su scelte importanti, garanzie istituzionali, politica europea”.
Occorrerà, per salvaguardare la posizione italiana nel concerto europeo, forte spirito nazionale, al di là della dialettica maggioranza-opposizione. No quindi a scontri totali e paralizzanti”. “Si parte con la formazione del nuiovo governo, ripercorrendo la prassi storica. La Costituzione subordina la formazione di un governo alla formazione di una maggioranza parlamentare. Di fronte alla divisioni emerse nelle consultazione, con termini che preciserò, l’incarico va al candidato della coalizione di centrosinistra, Pier Luigi Bersani”
Articolo di Silvio Carnassale.