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Napolitano sulle Forze Armate “presidio democrazia”

Creato il 04 novembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha parlato oggi nella giornata delle Forze Armate, definendole presidio per la democrazia.

Photo credit: Roberto Ferrari / Wikipedia / CC BY-SA 2.0.

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha partecipato oggi alle commemorazioni per la giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate. Napolitano, accompagnato dal presidente del Senato Pietro Grasso, dalla presidente della Camera Laura Boldrini, dal premier Enrico Letta e dal ministro della Difesa Mario Mauro, assieme al “padrone di casa”, il sindaco di Roma Ignazio Marino, ha deposto oggi una corona davanti alla tomba del milite ignoto al Vittoriano. Nel messaggio scritto da Napolitano per l’occasione viene citato il ruolo fondamentale delle Forze Armate per la protezione delle strutture democratiche: “oggi”celebriamo l’Unità Nazionale e il 95° anniversario della fine del primo conflitto mondiale, testimoniando la vicinanza del Paese alle Forze Armate, garanti di libertà e presidio delle istituzioni democratiche. In un mondo sempre più complesso e interdipendente, in cui i rischi dell’instabilità e della disgregazione sociale e le minacce transnazionali del terrorismo e della criminalità organizzata premono ormai da vicino sull’Italia e sull’Europa,  le Forze armate svolgono un ruolo di crescente importanza per il futuro del Paese. Dopo le dichiarazioni di rito, non è mancato però un accenno di Napolitano al ruolo svolto dalle forze armate nel soccorso dei naufraghi migranti per i quali l’Italia è la metà principale da tanto tempo: “un plauso particolare meritano gli uomini e le donne che hanno partecipato alle operazioni di soccorso e al pietoso recupero delle salme delle vittime della terribile tragedia di Lampedusa“. Un plauso anche per l’impegno di Marina Militare, Guardia Costiera, Finanza e Polizia nella gestione di flussi sempre più intensi di immigrati e richiedenti asilo, in attesa di un’azione e visione comune dell’Unione europea”. Infine, un’ammonizione, proprio nel periodo in cui la crisi economiche e i cali di risorse impongono sacrifici anche in settori considerati “intoccabili”: ”ci si guardi dal discutere con leggerezza di una riduzione in generale dell’impegno dell’Italia, sul piano militare, al servizio della Comunità Internazionale” ha detto il presidente Napolitano.


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