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Napolitano: togliete loro anche la dignità

Creato il 17 dicembre 2011 da Lebarricate @gaetano_rizza


Ebbene sì, signori! Il nostro amatissimo presidente della repubblica, o’ Napolitano, si è premurato di dirci che: “Anche le persone meno abbienti devono fare sacrifici…”
Grazie per averci avvisato, presidente, perchè qualcuno di noi forse non l’aveva ancora capito.
Sa, presidente, noi cittadini comuni – di fatto i meno abbienti del mondo – non avevamo mai fatto sacrifici, prima, ed è bene che Lei ci ricordi il nostro dovere di dover fare dei sacrifici.
Le voglio ricordare soltanto che noi – cittadini comuni che abbiamo sempre vissuto dello stipendio tra i più bassi d’Europa, se non del mondo intero – non abbiamo barche, nè marinai, nè ville, nè servitù già quando abbiamo un impiego; figurarsi poi quando andiamo in pensione, per chi si può permettere il lusso di andare in pensione, di questi tempi.
Fa bene a ricordarcelo, perchè forse molti di noi non avevano ancora capito che la manovra di Monti aveva questo scopo, appunto, quello di farci fare sacrifici ulteriori a quelli che già facevamo abitualente.
A partire dagli esodati dal lavoro, quasi pensionandi, che non riusciranno, forse, a raggiungere la benchè minima pensione perchè impossibilitati, a questo punto, a pagarsi da soli i contributi per raggiungere il requisito minimo che, tra l’altro li vedrà, quando raggiunto, anche penalizzati per uscita precoce dal lavoro…
Caro presidente Lei senza rendersene conto ha detto una grande belinata, perchè chiedere ulteriori sacrifici a chi già ha vissuto una vita sacrificata è come chiedergli di disfarsi della dignità residua. E’ come cercare di abituare l’asino della famosa favola a non mangiare… Questo magari non mangerà e magari rimarrà in piedi solo per l’orgoglio di non cadere, fino a quando ce la farà…
Le faccio un esempio, così magari capite anche Lei e il suo presidente del consiglio: se uno mangia pane e acqua e un altro mangia primo, secondo, frutta, dolce, caffè e amaro tutti i giorni, se Lei toglie un po’ all’uno e un po’ all’altro.. diciamo, se toglie un pezzetto di pane al primo e l’amaro al secondo… Lei questa la considera equità?
Purtroppo è questo quello che avete fatto, caro presidente.
Strano che Lei e il suo presidente del consiglio con tutti i ministri non l’abbiate capito.
Ma non si preoccupi più di tanto, non è il solo a non aver capito, ci sono molti, come Lei, anch’essi cittadini comuni come noi, che pensano che noi meno abbienti dobbiamo sacrificarci ancora un po’ e quindi farci togliere un pezzetto di pane al giorno.
Tutto ciò per uno scopo molto nobile, a loro parere:
la salvezza dei vostri fottuti culi!
IL CRONISTA


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