È sempre bene avere un’alternativa. Di fronte allo strapotere di Facebook e con l’intenzione di ¨evitare le restrizioni e le arbitrarietਠdelle reti sociali, arriva dall’Argentina Facepopular. L’alternativa è diretta alla comunità cibernetica latinoamericana e si avvale di un disegno molto simile a quello di Facebook. Stessa matrice, cambiano però il colore (viola al posto del blu) ed il nome naturalmente, anche se secondo i fondatori dell’iniziativa la sigla Face sta per Frente Alternativo Contra el Establishment. Sorto all’interno del movimento peronista argentino, Facepopular ha trovato subito un successo inaspettato –più di 24.000 iscritti in poche ore- che ha costretto gli organizzatori a frenare le adesioni in attesa di abilitare un nuovo e più potente server.
Segno dei tempi, Facepopular ha sostituito gli emoticons con gli emoperones, dove le immagini di Perón ed Evita, alternate a quelle dei personaggi dell’indipendenza latinoamericana, come Bolívar e San Martín, vengono scambiate tra gli iscritti per dimostrare i vari stati d’animo. Altra differenza con Facebook è il numero illimitato di amicizie, nonché la possibilità di marcare No Me Gusta, quel non mi piace che la creatura di Zuckerberg ha sempre voluto evitare. Meno ipocrisie quindi e più senso sociale, visto che Facepopular aderisce alla Red Popular, la piattaforma di integrazione tecnologica dei paesi dell’Unasur, il cui scopo è quello di ¨diffondere le espressioni popolari rese invisibili dalle corporazioni e dai conglomerati mediatici al servizio dei centri del potere¨.
La rete è quindi fondamentalmente latinoamericana e diretta a utenti di lingua spagnola, pensata e concepita per gli standard latini. Dal Venezuela all’Argentina l’invito è quello di cancellare l’account di Facebook e di iscriversi invece a Facepopular: http://www.facepopular.net/