Magazine Diario personale

Nastri di Seta

Da Gloutchov
Nastri di Seta Ho interrotto appositamente la lettura di 1Q84 per affrontare questa breve antologia di Paolo Ungheri. Nastri di Seta raccoglie cinque racconti che si presentano al lettore con un crescendo interessante. Tutti quanti sono ben scritti (credo di aver trovato solo un refuso in tutto il documento... una 'd' eufonica). L'ebook (in formato Mobi) è ben impaginato. Manca solo il TOC, ovvero l'indice, ma non è un grossissimo problema, per lo meno sino al momento di scrivere questa recensione... visto che mi sarebbe venuto utile per ricordare i titoli dei racconti. Poco male... alla fine sono qui che scrivo, per cui... andiamo avanti con la recensione:
Nastri di Seta è scritto in stile diario. Le scie chimiche sono il soggetto. E' forse quello che meno mi ha convinto. Più che altro nel finale... dove si presentano degli addendum 'fuori diario' che hanno lo scopo di chiudere il cerchio ma... stonano un pochino proprio perché sono 'fuori diario'. London Bridge is Falling Down, titolo tratto da un noto brano musicale. Qui abbiamo un autista d'autobus che decide di fare una strage tra i suoi passeggeri. C'è poco da raccontare... Tenetevi stretti e cercate di evitare le pallottole. Mostri è il più carino. Curtis sta chiuso nel proprio appartamento. Ovunque va vede solo dei mostri. Corpi straziati, ossa spezzate, volti divorati da insetti e malattie. E' Curtis il pazzo, o è il mondo che è improvvisamente dominato da queste creature? La risposta non è contenuta nel racconto... forse. Io vi spingo a leggerlo. Ricorda è il secondo in classifica. E' difficile da anticipare. Diciamo che i vuoti di memoria possono essere dannosi. Questo racconto lo dimostra con un tocco del tutto personale. Molto molto carino.

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