Don Giorgio Panini, ex parroco di Brodano, nel modenese, il Natale lo passerà in carcere, a Reggio. Non farà volontariato tra i detenuti. Sconterà la sua pena. La notte della vigilia di Natale del 2009 infatti impugnò un coltello con il quale colpì a morte Sergio Manfredini, amico che lo ospitava nella sua villa a Campiglio. Poi la stessa ferocia la utilizzò contro la moglie, ma l’intervento del figlio scongiurò un’altra morte sacrificata al cielo.
Dopo quei fatti la curia ha impiegato quasi due anni prima di prendere provvedimenti. E dopo i fatti di Campiglio l’ex arcivescovo Benito Cocchi, auspicò addirittura un ritorno alle parrocchie di Panini, nei cui confronti espresse a più riprese “vicinanza e affetto”. Per quell’omicidio il ‘don’ è stato condannato in appello a 10 anni e 8 mesi.
Dall’Emilia all’Emilia. A Ferrara Erik Zattoni chiede giustizia da 33 anni: un prete, don Pietro, stuprò sua madre. All’epoca era una ragazzina, aveva 14 anni. Poi, il ‘don’ le intimò di non dire niente. Lui aveva le chiavi della casa in cui abitava la sua famiglia. E se lei avesse parlato, lui avrebbe lasciato tutti fuori dalla porta, come poi accadde. Così quelle terribili accuse, per anni, piombarono sul fratello della vittima, che a quattro anni da quella vergogna cercò invano di farsi giustizia da sé. Oggi don Pietro dice: “Verso quella famiglia ho la coscienza a posto: ho fatto tutto quello che era possibile. Ora non so cosa fare. Chiedo a Dio di morire”. A detta dello stesso prete, l’ex prelato estense Paolo Rabitti sapeva, l’attuale, Luigi Negri, sta invece cercando di far avere a Zattoni un’udienza dal Papa. Ma don Pietro, incastrato dal test del dna e da sentenze, è ancora ‘don’, a distanza di 30 anni.
Nel frattempo Ferrara si è mobilitata. A ottobre la piazza si è riempita per Erik. Su Twitter è comparso l’hashtag: #PapaAscoltaErik. La Rete Nazionale L’Abuso ha raccolto 10mila firme a sostegno del 33enne. Cosa chiederò al papa? “Perché non viene ridotto allo stato laicale questo prete”. Perdonarlo? “Mai”.
Di queste storie, coperte da silenzio e omertà per decenni (secoli), ce ne sono centinaia nella Chiesa. Per questo a Papa Francesco, per Natale, chiediamo di non perdonare più. Il buonismo clericale ha ucciso e continua a uccidere.
Filippo Manvuller