Da Natale a Capodanno, meglio alla Befana, meglio dopo.
Abbiamo ottenuto una grande vittoria.
Per chi questa battaglia l’ha iniziata e sempre sostenuta e per tutto il partito democratico: le primarie dei parlamentari.
C’è il porcellum, la legge elettorale che permette alle segreterie nazionali di nominare da Roma la lista dei candidati al parlamento e noi scegliamo di mettere questa decisione nelle mani degli elettori.
Certo ci sono dei problemi.
Se si vota il 17 febbraio l’ultimo weekend utile per svolgere le primarie è quello della befana.
Passare dalla data del 29-30 dicembre a quella del 5-6 gennaio sarebbe già saggio, sempre per favorire la partecipazione.
Ma il governo potrebbe fare un passo in più: spostare i termini per la presentazione delle liste di 4 giorni .
Questo permetterebbe di poter svolgere le primarie il 13 gennaio, ampliando di molto la partecipazione e dando un ulteriore segno di novità e di volontà di cambiamento.
Si potrebbe anche scegliere di votare il 24 febbraio o ad inizio di Marzo perché come scrive Pippo Civati: è importante lo spread, ma non è meno importante la democrazia.
Comunque è importante continuare a firmare la petizione per le #primarieparlamentari (aperte e, se riusciamo, dopo le Feste).