I morti accertati della Costa Concordia ormai sono arrivati ad 11, mentre i dispersi sono oltre 20, e fino ad oggi nessun rappresentante dello stato si è fatto vivo per omaggiare le vittime. Non dico Monti, occupato nei suoi colloqui a livello europeo, non dico Napolitano che sul fatto, stranamente, non ha detto una parola, non dico un qualche ministro in altre faccende affaccendato (l’unico che si è mosso è stato Clini, a Livorno, ma solo per il pericolo di danno ambientale), ma dai morti, dai naufraghi nemmeno uno straccio di sottosegretario…forse nei prossimi giorni, ad operazioni concluse?
Già, perché se muore un Rom, un Cinese un extracomunitario qualsiasi, ecco che i notabili vanno immediatamente a trovarli in ospedale perché loro sono dei poveretti e la nazione deve dimostrare la sua solidarietà, ma quelli che si recano in crociera sono invece ricchi o quantomeno benestanti, e non serve ricordare che oggi come oggi i ricchi si permettono lo yacht, mentre in crociera ci va anche il pizzicagnolo del negozio all’angolo o la coppietta in viaggio di nozze…
Intanto tutti invocano e rimpiangono san Guido (Bertolaso), ma pure lui avrebbe potuto fare ben poco con gli intoppi della legge 10/2011 che di fatto ha tolto pieni poteri al commissario sottoponendolo preventivamente al controllo del ministero dell’Economia e della Corte dei conti, quindi addio alla tempestività delle azioni; evidentemente conta maggiormente restare nei limiti di spesa di uno stanziamento di bilancio che salvare delle vite umane!