NBA: Anthony ai Knicks, Gallinari a Denver

Creato il 22 febbraio 2011 da Basketcaffe @basketcaffe

Durante la notte italiana finalmente lo scambio e la telenovela-Anthony sono finiti, con l’inserimento nella trade di Mozgov (richiestissimo per bloccare il tutto dalla dirigenza dei Nuggets) e i Minnesota TWolves che hanno fatto quadrare i conti del salary cap: i New York Knicks hanno ceduto Raymond Felton, Danilo Gallinari, Wilson Chandler, Timofey Mozgov, la prima scelta al draft 2014, una seconda scelta del 2012 e del 2013 dei Warriors (che appartenevano alla franchigia delle Grande Mela) e 3 milioni di dollari ai Denver Nuggets in cambio di Carmelo Anthony, Chauncey Billups, Shelden Williams, Anthony Carter e Renaldo Balkman. New York ottiene anche Corey Brewer da Minnesota che a sua volta si prende Anthony Randolph, il contratto in scadenza di Eddy Curry e scelte al Draft.

Finalmente New York ha quel giocatore che tanto voleva da affiancare ad Amar’e Stoudemire, anche se Melo non sembrava essere proprio il tassello perfetto e aver ceduto metà roster (ricostruito con fatica in questi anni da Walsh e distrutto in una notte da Dolan) potrebbe non essere stata l’idea del secolo.

Ma vediamo cosa succede adesso per le tre squadre coinvolte:

NEW YORK KNICKS - Intanto bisognerà capire chi D’Antoni schiererà in campo, perchè se Amar’e, Melo e Billups sono intoccabili, lo spot di guardia sarà occupato da Fields, uno dei rookie più interessanti di questa stagione, mentre l’altro posto probabilmente verrà dato a Turiaf o a Shawne Williams non avendo molto altro a disposizione, tranne Brewer.
Da capire inoltre se il ritmo elevato e a tanti possessi del gioco del coach con il baffetto si adatterà a quello piuttosto ragionato e pregno di isolamenti della coppia Anthony-Billups.
Salarialmente la situazione non cambia molto per questa stagione, mentre sarà diversa dall’anno prossimo visto che Anthony, molto probabilmente, firmerà un’estensione vicino al massimo salariale, quindi intorno ai 20-21 milioni all’anno. L’estate 2012, poi, sarà il vero spartiacque per questa franchigia, perchè ora la volontà è quella di prendere uno tra Chris Paul e Deron Williams, entrambi in scadenza.

DENVER NUGGETS - Perdere la propria stella per niente non è mai piacevole (chiedere a Cavs e Raptors) ed allora meglio prendere quello che c’è ed accontentarsi…e per i Nuggets questo è un bell’accontentarsi! La follia fatta da NY permette a Denver di ricostruire il roster partendo già da un discreto livello: Nene-Kenyon Martin-Gallinari-JR Smith-Felton con in panchina gente come Andersen, Chandler, Harrington e Lawson sembra essere già in grado di lottare per restare dentro le prime otto posizioni a Ovest.
Attenzione, però, perchè non è detto che questo sia il roster della franchigia anche dopo la scadenza della trade deadline: Denver infatti ha parecchie discussioni di trade, la principale sarebbe quella con i Nets per avere un paio di scelte al draft in cambio di uno tra Chandler e Gallinari e anche Felton sembra essere già nuovamente in partenza.
Ecco proprio l’italiano è già stato messo sul mercato e gli estimatori in giro per l’NBA non mancano di certo: oltre a New Jersey, infatti, piace molto a Clippers, Cavaliers e Raptors.
Salarialmente Denver libera un bel po’ di spazio anche se come detto è difficile fare calcoli visto che la situazione potrebbe cambiare già nelle prossime ore. Così facendo, però, ora ha la possibilità di rifirmare Nene per gli anni a venire.

MINNESOTA TIMBERWOLVES - Chiaramente la loro stagione è già finita da un pezzo e quindi tutto quello che viene fatto è per le prossime; ecco spiegato quindi l’inserimento nella trade per ottenere l’albatros da 11 milioni in scadenza di Curry che probabilmente non volerà neppure a Minneapolis. L’acquisto di Randolph, invece, è un po’ meno spiegabile visti i tanti giocatori simili già presenti nel roster, però è anche vero che con il tantissimo spazio disponibile nel cap e un paio di scelte al draft e giocatori interessanti, i TWolves potrebbero cercare di convincere qualche giocatore a diventare il leader di una squadra che roster alla mano è tutt’altro che da buttare con gente come Love e Beasley in rampa di lancio, e Ricky Rubio pronto ad arrivare l’estate prossima.


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