Nottata ricca quella NBA, con ben ventiquattro squadre sul parquet. Iniziamo da Indianapolis dove i Raptors hanno interrotto la lunghissima striscia di vittorie casalinghe dei Pacers (15 in fila) al termine di un over time, raggiunto grazie ad un paio di giocate di Amir Johnson. A decidere la gara è un canestro di Rudy Gay, il migliore dei suoi con 23 punti (ma 25 tiri), 5 rimbalzi e 5 recuperi. Importanti anche le prestazioni di Valanciunas (14 e 13 rimbalzi) e Andrea Bargnani (14 con 7/10 in 29 minuti) dalla panchina. Per Indi non bastano George (26 e 14 rimbalzi) e West (30) in grande spolvero.
Bella vittoria esterna anche per i Bulls che passano a Salt Lake City dopo un finale al cardiopalma. L’attacco dei Jazz è tutto sulle spalle di Millsap (21) e Jefferson (32 e 13 rimbalzi), per Chicago invece ci sono cinque uomini in doppia cifra, oltre a Marco Belinelli che in 28 minuti aggiunge 9 punti (4/8) e il suo career high (pareggiato) di 6 assist.
Risalendo la graduatoria della Eastern Conference troviamo i Knicks vincenti in rimonta al Target Center di Minneapolis grazie ad un parziale di 30-18 nell’ultimo periodo. Favolosa prova di Carmelo Anthony che infila 12 dei suoi 36 punti negli ultimi 7 minuti; per Minni non bastano il ventello di Ridnour e la doppia-doppia da 18 punti e 11 assist di un dominante Ricky Rubio. In vetta all’est però restano i campioni in carica di Miami, che hanno dimostrato una volta di più la loro forza distruggendo i Clippers al completo, pur senza Chris Bosh. Paul (3 punti e 3 assist) non è ovviamente nella forma migliore, così come Billups (7 e 4) e Griffin (13); illegale la performance di LeBron James che in appena 30 minuti piazza 30 punti (anche 5 rimbalzi e 6 assist) con 9/11 dal campo, compreso un 4/5 da dietro l’arco. Continua il periodo positivo di Wade che chiude con 20 punti, 6 rimbalzi e 7 assist. Da segnalare le partite di DeAndre Jordan (17) e Rashard Lewis (10 e 7 rimbalzi), che sostituisce al meglio Bosh e Allen, entrambi con l’influenza.
Perdono terreno dalle migliori Atlanta e Brooklyn, sconfitte rispettivamente da Hornets (tripla-doppia di Vasquez da 21, 11 e 12 assist) e Wizards (Nene 20 e 11 rimbalzi).
Nei bassi fondi della classifica, ma in risalita, ci sono i Cavs vincenti contro i Magic di Nikola Vucevic (25 e 13 rimbalzi) grazie al solito Irving (24).
L’ovest invece, come sempre è particolarmente imprevedibile: a partire da quella che record alla mano è la miglior squadra della Lega, San Antonio, uscita sconfitta dal Palace of Auburn Hill. Senza Ginobili e Duncan, per i nero-argento è impossibile arginare lo strapotere di Greg Monroe (26 e 16 rimbalzi) che guida altri quattro compagni in doppia cifra. Inutili i 31 punti di Parker. Trovano la settima W nelle ultime dieci gare i Lakers, inguardabili però nei primi 24 minuti a Charlotte dove si ritrovano sotto di 12 punti. Bryant segna tutti i suoi 20 punti nel secondo tempo guidando i giallo-viola alla rimonta insieme a Steve Nash (17) e Earl Clark (17 e 10 rimbalzi).
Molto più bella la sfida tra Warriors e Grizzlies, dominata da Curry (32 e 8 assist) ma vinta da Gasol (20 e 11 rimbalzi) e compagni.
Fondamentale doppia-V dei Rockets che battono i Blazers in uno scontro diretto per l’ottavo posto; grandiosa prestazione di James Harden che va vicino alla tripla-doppia con 35 punti (13/16 al tiro), 7 rimbalzi e 11 assist. Via via liscia come il satin la partita dei Thunder che contro i Suns non devono neanche ingranare la terza. Oltre ai soliti Durant (21) e Westbrook (17) ci sono 18 punti di Sefolosha e 17 di Perkins.
I risultati:
Wizards – Nets 89-74
Bobcats – Lakers 93-100
Pacers – Raptors 98-100 OT
Hawks – Hornets 100-111
Pistons – Spurs 119-109
Cavaliers – Magic 119-108
Heat – Clippers 111-89
Grizzlies – Warriors 99-93
Rockets – Blazers 118-103
Thunder – Suns 127-96
Timberwolves – Knicks 94-100
Jazz – Bulls 89-93