E’ dall’inizio della stagione che viene indicato dai siti specializzati Anthony Davis come futura prima chiamata assoluta del prossimo Draft Nba. A maggior ragione dopo un’annata, l’unica al college, da protagonista e dominatore, conclusa con il titolo di campione Ncaa con Kentucky e il riconoscimento di miglior giocatore. Davis potrebbe essere il meglio di una classe considerata ottima, con Brad Beal, Thomas Robinson, Andre Drummond, Michael Kidd-Gilchrist, Austin Rivers, e con in più quelli che dovevano dichiararsi nel 2011 ma che poi hanno posticipato per paura del lockout, come Harrison Barnes, Jared Sullinger e Perry Jones III. In attesa del 30 maggio, giorno della Lotteria, alcuni general manager, rimasti anonimi, hanno parlato del Draft.
In attesa di sapere chi avrà la prima chiamata assoluta, va sottolineato che in base al record della regular season, sono gli Charlotte Bobcats di Michael Jordan ad avere le maggiori possibilità di chiamare prima di tutti gli altri (25%). Washington (19.9%), Cleveland (13.8%), New Orleans (13.7%), Sacramento (7.6%) e New Jersey (7.5%) le altre principali candidate.
Sulla classe Draft i GM intervistati da Sports Illustrated dicono:
“E’ un buon Draft, ma anche un Draft rischioso. Ci saranno ragazzi dalla 4 alla 12 sui quali ci si può sbagliare, e ragazzi dalla 15 alla 30 che saranno ottimi in futuro. E’ un Draft profondo ma pazzo“.
“Quanti ragazzi hanno possibilità di diventare delle stelle? Forse sei, non di più”.
“Probabilmente ci sarà buon talento fino alla 40 o alla 50, bisognerà scommettere, non tanto per i giocatori ma perchè non c’è nulla di certo. Ci sono dai 3 ai 5 potenziali All Star“.
Su Anthony Davis si sono espressi in maniera molto positiva, con paragoni importanti:
“Probabilmente diventerà meglio di Blake Griffin“.
“Non ho alcun dubbio che diventerà un giocatore migliore di Blake Griffin. Kevin Garnett? Non penso che gli andrà vicino, sono convinto che possa diventare anche meglio di KG. Ha le qualità per farlo”.
“E’ un tipo silenzioso, umile, alla Tim Duncan. Forse non arriverà mai a quei livelli, ma per il gioco e il tipo di persona che è, ci potrebbe andare vicino”.
“La finale Ncaa? Solo 6 punti ma ha dominato la partita, dall’inizio alla fine”.
“Ci sono giorni in cui penso che possa essere ‘solo’ un Marcus Camby che cambia le partite difensivamente. Ci sono altri giorni in cui però penso che offensivamente sia molto meglio, abbia più armi e possa migliorare tanto da quel punto di vista. E poi è un ragazzo a posto“.
Pareri importanti, confronti e paragoni forti per un ragazzo di 19 anni di Chicago, reduce da una sola stagione al college, in cui però ha mostrato giocate e numeri da futuro Hall of Famer (14 punti, 10 rimbalzi e quasi 5 stoppate a sera). Tanto che un addetto ai lavori come Flavio Tranquillo, uno che ci dovrebbe capire, per Davis ha addirittura tirato fuori il nome di Bill Russell… Wow!!