Conosco una sola persona che aveva pronosticato la vittoria dei Thunder dopo il 2-0 degli Spurs. OKC con una superiorità fisica, atletica ma anche tecnica netta, ha trovato la terza W consecutiva ed ora si trova il match point sulla racchetta tra le mure di casa. Gara-5 è stata una partita bellissima, andata a strappi per tutti i 48 minuti e chiusasi con un errore di un eroico Manu Ginobili, che fino a quel momento era stato il faro degli Spurs.
I Thunder grazie a Westbrook (23 e 12 assist), Harden (20) e Durant (27) creano un break di una decina di punti, mentre per San Antonio è il sono Ginobili a trovare il fondo della retina con un minimo di continuità. L’argentino si carica la squadra sulle spalle e con 13 punti nel solo terzo periodo porta avanti i nero-argento. E’ un fuoco di paglia: la squadra di Brooks ha la forza di reagire e piazza un parziale di 20-5 per chiudere il quarto. Come sempre negli ultimi 15 anni, quando gli Spurs sono in difficoltà chiamano il numero di Duncan (18 e 12 rimbalzi): il caraibico non tradisce e improvvisamente c’è di nuovo una partita. Harden con una tripla incredibile prova a chiudere il match, ma con il pressing i nero-argento si danno l’ennesima ultima chance: la rimessa è per Ginobili che però sbaglia il tiro del tiro del pareggio, “fermandosi” a quota 34.
Per i Thunder tutti e nove i giocatori scesi in campo segnano almeno 4 punti per un complessivo 50% dal campo. Popovich invece viene un po’ tradito dal supporting cast che tanto bene aveva fatto fino ad ora: escludendo Ginobili (34 con 11/21), Duncan (18 con 7/10) e Jackson (13 con 5/9) il resto degli Spurs tirano con un brutto 11/34, troppo poco per competere in una finale di Conference. Ora i texani hanno le spalle al muro, e il fattore Chesapeake Energy Arena potrebbe essere decisivo per determinare la prima finalista NBA.
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Tutti i risultati:
Oklahoma City Thunder-San Antonio Spurs 108-103 (Serie: 3-2 Thunder)
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake