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NBA Finals: Wade formato 2006, Miami sul 2-2

Creato il 14 giugno 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

I Miami Heat espugnano l’AT&T Center 109-93 e trovano il pareggio nella serie. I King Three combinano per 85 punti con Dwayne Wade che tira fuori gli attributi, lascia da parte i problemi fisici, e gioca la miglior partita da mesi a questa parte, chiudendo con 32 punti, 6 rimbalzi, 4 assist e 6 recuperi con uno straordinario 14/25 dal campo. Grande partita anche per Chris Bosh, che oltre al consueto lavoro nella propria metà campo, finalmente ritrova il suo tiro dalla media che fa tutta la differenza del mondo, contribuendo così con una doppia-doppia da 20 punti e 13 rimbalzi. Ovviamente non può essere da meno LeBron James: l’MVP cancella la pessima prestazione di gara-3 con 33 punti, 11 rimbalzi, 4 assist e 2 stoppate, il tutto con 15/25 al tiro ed una difesa terrificante. Agli Spurs è mancato il contributo di Manu Ginobili (5 con 1/5), ma sulla distanza anche quello di Tony Parker (15 e 9 assist), dominante nel primo tempo quanto condizionato dall’infortunio nel secondo. Il ventello di Duncan e le triple di Green (10 con 3/5 da tre) e Neal (13 con 3/4 da tre) non sono bastati a tenere in partita gli Spurs, stritolati dall’atletismo di Miami (7 rimbalzi offensivi e 13 recuperi).

La cronaca:
Il primo aggiustamento di Spoelstra é l’inserimento di Mike Miller in quintetto al posto di Haslem: si va con i quattro piccoli fin da subito. Popovich dopo 36 secondi di gara é costretto ad adeguarsi: fuori Splitter, dentro l’eroe della scorsa partita, Gary Neal! Danny Green però inizia come aveva finito, con una tripla (la 17esima della sua serie), Tony Parker, che non doveva neanche esserci, fa subito un paio di canestri, e Neal bombarda da lontano: é 10-3 dopo 2 minuti e mezzo. Quando si iscrive anche Leonard il tabellone é impietoso, con i nero-argento già in doppia cifra di vantaggio a metà del quarto. Dopo il time out escono degli altri Heat: James e Wade salgono di colpi in entrambe le metá campo, non fosse per l’ex Treviso il punteggio sarebbe ancora più vicino. Il pareggio arriva per mano di Lebron, giusto un attimo più aggressivo rispetto a gara-3. I primi 12 minuti si chiudono sul 26-29.

L’uomo in più per gli Heat é decisamente Dwyane Wade: attacco e difesa fa cose che mai aveva dato neanche l’impressione di poter fare in queste sfide con gli Spurs. Grazie a Battier Miami é +7, con il rientro James il parziale si allunga, costringendo Popovich ad un altro time out. Wade in un tentativo di stoppata su Duncan accusa un infortunio, subito ne approfitta San Antonio che torna a segnare per il -5. Torna Wade ed il divario sale immediatamente a 10 punti quando a metà secondo periodo il tabellone dice 31-41. I texani devono affidarsi a Duncan, il 21 non tradisce, e questa volta é Spoelstra a dover interrompere la partita. Ray Allen firma un contro-break, ma Popovich pesca dalla panchina addirittura Boris Diaw: il francese cambia ritmo all’attacco e risveglia il connazionale col numero 9. In un paio di minuti il tabellone indica il 49-49. Il primo tempo finisce con una schiacciata di Bosh ma fuori tempo, si va negli spogliatoi in parità.

Al rientro Popovich non rinuncia a Diaw (9 punti in 11 minuti), ma il primo canestro é di LbJ. Duncan e Leonard tengono San Antonio in parità: la partita é bellissima, anche per le stoppate di Bosh e proprio del caraibico. Con Wade seduto per 4 falli, propiziato ovviamente da James arriva un parziale che vale il +6 a metà del periodo. Leonard é un accoppiamento scomodo per Miller, ma Bosh é solidissimo nelle due aree e tiene avanti gli Heat. Con un paio di minuti sul cronometro del quarto, anche l’ex Raptors deve andare in panchina per il quarto fallo personale. Neal infila una bomba incredibile, ma Wade risponde con un gioco da tre punti per l’ennesimo +6. Anche Green fa quello che sa fare meglio, ma l’ultimo canestro é ancora di James per il 76-81.

Ray Allen (14) apre le danze con una favolosa bomba dopo una finta, ma é ancora Gary Neal a tenere in piedi gli Spurs con un tiro da non meno di 8 metri e mezzo. A zittire l’AT&T Ceneter é il solito Wade con un fade away da 5 metri, ma l’uomo ma Marquette non ha ancora finito e mette altri tre canestri consecutivi per il +9 con James in panchina. Con orgoglio Bosh trova un paio di bersagli: gli Spurs sono al tappeto. I big three di Miami dominano in ogni parte del campo, Popovich mette a riposo Parker e Duncan, é finita: si andrà a gara-5 in parità.

Risultato:
San Antonio Spurs – Miami Heat 93-109 (2-2)


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