Sono 18 punti, 6 rimbalzi, 3 assist ed altrettante stoppate la dote di Danilo Gallinari nella facile vittoria dei suoi Nuggets a Houston. La squadra di Karl, saldamente al sesto posto nella Western Conference, ha anche 21 punti da Lawson, 14 da Iguodala (che ha raggiunto quota 10.000 in carriera) e 20 da un recuperato Wilson Chandler. Inutili i 23 punti con 7 assist (ma anche 7 perse) di James Harden.
Decisivo anche Marco Belinelli (5 in 20 minuti) che fredda i Pistons segnando un 2+1 di puro istinto che dà il sorpasso ai Bulls a 7.5 secondi dal termine. Per Detroit, in testa per gran parte della sfida, ci sono quattro uomini in doppia cifra guidati da Brandon Knight (13 e 7 assist); per coach “Thibs” invece grande partita di Jimmy Butler (18 e 9 assist), degno sostituto dell’assente Deng.
Ci sono voluti 53 minuti agli Heat per avere la meglio sui Raptors scintillanti di questo periodo. Alan Anderson (20) è il più prolifico tra i sette canadesi in doppia cifra, ma Miami ha potuto contare su un 12+12 di Bosh, il season-high di Wade (35), sui 18 punti dalla panchina di Ray Allen, e sulla tripla-doppia di Lebron James (31, 10 rimbalzi e 11 assist).
Gli omologhi degli Heat della costa ovest, i Thunder, sono usciti sconfitti dalla Oracle Arena contro i super Warriors di Steph Curry (31 punti, 7 assist e 4 recuperi). Per una volta sotto i loro standard Westbrook (10 con 3/16 e 6 perse) e Durant (31, 9 assist e 3 stoppate), favoloso per 45 minuti, ma deficitario nel finale (6 perse). Ad insidiare il primo posto della conference ci sono gli Spurs che contro gli Hornest hanno trovato la sesta W in fila. Senza coach Popovich e Tim Duncan, Thiago Splitter ha cambiato marcia chiudendo con il career-high di 25 punti con 10/11 dal campo. Da segnalare anche la doppia-doppia da 24 e 13 assist di Parker ed i 9 punti e 5 assist del rientrante Manu Ginobili. 15 e 11 per il solito Vasquez.
Altra serata disastrosa per i Lakers che a Memphis trovano la quarta sconfitta consecutiva e perdono nuovamente Howard per l’ennesimo problema alla spalla. Kobe spara 29 punti, ma i Grizzlies rispondono con sei uomini in doppia cifra condotti da Darrell Arthur (20).
Rafforzano le lori posizioni all’interno dalla zona playoffs i Jazz ed i Blazers, capaci di battere rispettivamente i Wizards (Millsap 16; Wall 14) ed i Pacers (Aldridge 27; George 21).
Continua la corsa dei Nets (12W-2L sotto coach Carlesimo) che con Lopez (22), Johnson (18) e Williams (18) passano a Minneapolis. Oltre ai tanti infortuni coach Adelman adesso dovrà fare i conti con le ire di Ricky Rubio, tenuto in panchina tutto il quarto periodo e per questo furioso.
Riprendono ritmo gli Hawks che trovano la seconda vittoria in fila (non succedeva da fine dicembre) e allungano la striscia di sconfitte casalinghe dei Bobcats grazie ad un Josh Smith da 30 punti, 13 rimbalzi e 8 assist. Inizia bene l’avventura di Lindsey Hunter sulla panchina dei Suns che regalano al loro nuovo allenatore una doppia-V sul campo dei Kings. Il migliore è Scola con 21 punti, 7 rimbalzi e 5 assist.
Bobcats (10-32) – Hawks (24-18) 92-104
Heat (27-12) – Raptors (15-27) 123-116 ot
Bulls (25-16) – Pistons (16-26) 85-82
Grizzlies (27-14) – Lakers (17-25) 106-93
Rockets (22-22) – Nuggets (26-18) 95-105
Timberwolves (17-22) – Nets (26-16) 83-91
Spurs (34-11) – Hornets (14-28) 106-102
Jazz (23-19) – Wizards (9-31) 92-88
Kings (16-27) – Suns (14-28) 96-106
Blazers (21-21) – Pacers (26-17) 100-80
Warriors (26-15) – Thunder (33-10) 104-99