Nel giorno della deadline di mercato (si chiuderà oggi alle 21.00 Italiane, tutti gli aggiornamenti live su Basketcaffe.com) molti giocatori sanno che potrebbero essere all’ultima gara con la propria squadra; non è il caso di James Harden che con i suoi Rockets ospitava i Thunder. Sotto di 14 a 7 minuti dalla fine il Barba si è scatenato (16 dei suoi 46 punti nell’ultimo quarto) guidando Houston all’incredibile vittoria su OKC (Westbrook 28, 10 e 8 assist; Durant tripla doppia da 16, 12 e 11 assist ma 4/13 dal campo). Alle spalle dei Rockets vincono tutti, accendendo ulteriormente la corsa alla post season. A 3.5 W di distanza ci sono i Lakers capaci di battere i Celtics di un grande Paul Pierce (26). La squadra di D’Antoni onora al meglio la morte di Jerry Buss mandando sette uomini in doppia cifra, su tutti un ritrovato Dwight Howard (24 e 12 rimbalzi). Nella vittoria, maturata fin dal primo quarto (36-27), sono fondamentali anche Bryant (16 e 7 assist) e Nash (14 e 7 assist), che sorpassa Magic Johnson al quarto posto nella classifica ogni epoca dei migliori passatori.
Non si arrendono i Mavericks che con 17 punti a testa di Marion e Brand superano i Magic di un ottimo Afflalo (21 e 7 assist). Reggono il passo anche i T-Wolves che trascinati da Nikola Pekovic (27 e 18 rimbalzi) non lasciano scampo ai Sixers. Chi in zona playoff c’è già è Golden State, che finalmente interrompe la striscia negativa (giunta a sei gare) battendo i Suns di Dragic (20 e 10 assist) e un redivivo Jermaine O’Neal (17 e 12 rimbalzi). Per i Warriors ci sono 20 punti e 11 assist di Curry, 21 di Jack e 28 di Klay Thompson.
Ad est le sorprese non mancano, a partire dal big match di Indianapolis dove la banda dei Knicks è andata per suonare ed invece è stata suonata! I Pacers, già sopra di 30 punti a metà gara non devono faticare oltre per trovare la doppia-V che vale il terzo posto. Da All Star la prestazione di Paul George, il migliore di Indi, con 27 punti (11/19) e 8 rimbalzi. Con mezza vittoria di ritardo, in quarta piazza, ci sono i Nets vincenti a Milwaukee in volata. Deron Williams griffa 23 punti e 8 assist, fondamentali per la rimonta nell’ultimo quarto; Monta Ellis, sotto di tre con 2 secondi sul cronometro fallisce tre tentativi dalla lunetta (l’ultimo volontariamente) rendendo inutile la doppia-doppia da 31 e 11 assist di Jennings.
Davanti a tutti restano i Miami Heat che spazzano via nell’ultimo periodo gli Atlanta Hawks con un parziale di 40-17! Oltre a James (24 e 11 assist) e Wade (20) sono decisivi Battier (17) e Allen (15), titolari rispettivamente di 11 e 13 punti negli ultimi 12 minuti. Smith, in quella che potrebbe essere stata la sua ultima partita in maglia Atlanta, sfiora la tripla-doppia con 10+9+9. A concludere le gare della Eastern Conference è la sconfitta della peggior squadra della Lega, i Bobcats, contro i Pistons (Monroe 19, 7 e 7).
Va in archivio anche l’ennesima prestazione mostruosa di Kyrie Irving che spara 20 dei suoi 35 punti negli ultimi 7 minuti, guidando i Cavs al successo contro gli Hornets. Infine si interrompe la striscia positiva dei Raptors che lasciano strada ai Grizzlies di Zach Randolph (17 e 18 rimbalzi). Rudy Gay, contro la sua ex squadra, fatica (5/15), così come Andrea Bargnani che addirittura rimane a secco (0 punti con 0/4 in 21 minuti) in attesa di sapere con quali colori finirà la stagione.
Risultati:
Raptors (22-33) – Grizzlies (35-18) 82-88
Bobcats (13-41) – Pistons (22-34) 99-105
Pacers (33-21) – Knicks (32-19) 125-91
Cavaliers (17-37) – Hornets (19-36) 105-100
Hawks (29-23) – Heat (37-14) 90-103
Bucks (26-27) – Nets (33-22) 94-97
Rockets (30-26) – Thunder (39-15) 122-119
Timberwolves (20-31) – Sixers (22-30) 94-87
Mavericks (24-29) – Magic (15-39) 111-96
Lakers (26-29) – Celtics (28-26) 113-99
Warriors (31-23) – Suns (18-37) 108-98