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Va tutto come da pronostico nella prima sfida tra Spurs e Jazz: Utah regge i ritmi dei texani senza però mai dare l’impressione di esserne all’altezza. Preoccupante, per gli avversari, la freschezza fisica della squadra di Popovich che ha chiuso in crescendo soprattutto con Tim Duncan (17, 11 e 5 assist) e l’imprendibile Tony Parker (28). Curiosamente Tyrone Corbin inserisce Josh Howard, che in stagione aveva giocato appena 31 minuti per infortunio, nel quintetto base, mossa che però non da grossi risultati, al contrario di quella di Popovich di far partire da subito Boris Diaw (9 e 5 rimbalzi). Per i Jazz prevedibilmente i migliori sono Millsap e Jefferson che combinano per 36 punti e 18 rimbalzi, ma dagli altri c’è troppo poco.
Successo autorevole anche per i Lakers che sfruttano lo strapotere della front line per sbarazzarsi dei Nuggets, mai veramente in partita. Solo Gallinari (19 con 7/14) riesce a trovare il fondo della retina con continuità, e non può bastare. Gasol chiude con 13 punti, 8 rimbalzi ed altrettanti assist, Jordan Hill finisce con una doppia-doppia da 10+10, addirittura in tripla-doppia Andrew Bynum che piazza 10 punti, 13 rimbalzi e 10 stoppate, pareggiando il record per una partita di playoff. Se a tutto questo si aggiungono i 12 punti di Ebanks (grande inizio di gara) ed i 31 del solito Kobe Bryant (11/24 dal campo dopo essere partito con 2/10) il gioco è fatto.
Ottima prestazione degli Hawks che si prendono con la forza gara-1 lasciando l’amaro in bocca ai Celtics, arrivati alla Philips Arena con Ray Allen in borghese, per la prima volta nella sua carriera in una gara di playoff. Per 35 minuti non c’è partita: Josh Smith (22 e 18 rimbalzi) è dominante in entrambe le metà campo così Atlanta tocca anche il +19 nel secondo quarto. Solo la serata storta al tiro di Joe Johnson (3/15) evita divari più ampi, così nel quarto periodo il cuore dei Celtics riapre la gara. I titoli di coda partono a 40 secondi dalla fine quando Rondo, fin lì il migliore dei verdi con 20 punti e 11 assist, decide di farsi espellere per proteste. Per il playmaker di Doc Rivers è a rischio anche gara-2.
L’unica vittoria in trasferta arriva dai Clippers in una delle partite più incredibili della storia recente della post season NBA. Memphis dimostra una superiorità totale fin dalla palla a due toccando il +20 dopo appena 10 minuti; ogni tentativo di rimonta degli Angeleni è smorzato dalle giocate di Gasol (14), Gay (19), Mayo (17) e soprattutto Mike Conley (17), che con tre bombe in fila regala addirittura il +27 a 14 minuti dalla sirena. Succede l’imponderabile: la squadra di Del Negro all’improvviso si sveglia e complice il calo di tensione dei padroni di casa, a 5 minuti dalla fine è “solo” sotto di 13. Si accende anche Nick Young (19) e la partita è completamente riaperta: il sorpasso lo firma Reggie Evans (!) con 50 secondi da giocare. Shockante 0-1 per i Clips!
Tutti i risultati:
Spurs vs Jazz 106-91 (1-0)
Lakers vs Nuggets 103-88 (1-0)
Grizzlies vs Clippers 98-99 (0-1)
Hawks vs Celtics 83-74 (1-0)