Se c’era un modo per far tornare alla vittoria i Raptors, era il ritorno in campo di Andrea Bargnani: il Mago, dopo aver saltato le ultime sei gare (tutte perse da Toronto), ha piazzato una prestazione da 36 punti, di cui 26 nel secondo tempo, a cui ha aggiunto anche 6 rimbalzi, 2 assist e 2 recuperi, trascinando i suoi al successo al US Airways Center di Phoenix. Fondamentale anche l’apporto di Barbosa (19), mentre ai Suns non bastano le doppie-doppie di Gortat (21 e 12 rimbalzi) e Nash (17 e 14 assist).
L’altra striscia negativa interrotta nella notte è quella dei Knicks che non vincevano da sei partite. La W arriva, probabilmente non a caso, nella gara peggiore della carriera di Anthony che si ferma ad un solo punto con 0/7 dal campo (ma 11 rimbalzi e 4 assist). A volare in paradiso è la classe operaia di D’Antoni che ha 20 punti (e 17 rimbalzi) da Chandler, e 18 da Fields e Stoudemire. Il 53-33 a rimbalzo non lascia scampo ai Bobcats di Kemba Walker (22).
Dopo la partita da 56 punti contro i Celtics, i Magic ritrovano la retta via sbancando la Bankers Life Fieldhouse di Indianapolis contro una diretta rivale come i Pacers. I tiratori di coach Van Gundy bombardano da tutte le parti (Anderson 24 con 5/7 da tre), mentre dall’altra parte la squadra di Frank Vogel non fa mai canestro (39% dal campo). Con 14 punti Dwight Howard entra nella storia dei Magic diventando il miglior realizzatore della storia della franchigia con 10.657 punti.
Un’altra striscia interrotta, questa volta in senso negativo, è quella dei Grizzlies che dopo sette W consecutive hanno perso a Portland; i Blazers mandano cinque uomini in doppia cifra, su tutti LaMarcus Aldridge con 23 punti. Per Memphis, tradita un po’ dai suoi big (Gay e Gasol combinano per 18 punti con 7/22 al tiro) non bastano i 20 punti dalla panchina di O.J. Mayo.
Infine da registrare la vittoria degli Heat sui Cavs: Lebron James non infierisce troppo sulla sua ex squadra (18, 5 rimbalzi e 5 assist), così nel quarto periodo ci pensa il miglior Bosh della stagione (35 punti con 10/16 al tiro) a chiudere i conti. Per Cleveland il futuro si chiama Kyrie Irving, anche questa volta autore di una partita solida da 17 punti con 7/11 al tiro.
Tutti i risultati
Bobcats (3-15)-Knicks (7-10) 78-111
Pacers (11-5)-Magic (12-5) 83-102
Heat (12-5)-Cavaliers (6-10) 92-85
Suns (6-11)-Raptors (5-13) 96-99
Blazers (11-7)-Grizzlies (10-7) 97-84