Il primo tempo è in totale equilibrio, con gli Heat che raggiungono sul +6 il massimo vantaggio. I Bulls iniziano forse meglio il terzo periodo, con Boozer ispirato e Rose che segna da fuori. Ma sul finire del periodo ecco i primi scricchiolii con Miami che allunga sul +9, 66-57, grazie a due canestri di Haslem. Due bombe di Deng ricuciono lo strappo e in apertura di ultimo quarto Gibson riporta i Bulls al -2 sul 68-66.
Questo è stato l’ultimo contatto vero di Chicago perchè di lì a poco gli Heat sferreranno il parziale decisivo. Nel 19-8 successivo ci sono 8 punti di Bosh, 5 di James e 4 di Wade: i Bulls perdono palloni con Rose e Deng, Noah sbaglia un comodo tiro e LeBron stoppa Boozer. Lì cala definitivamente il sipario sulla gara. Ai Bulls non basta tirare meglio da tre punti, dominare la lotta a rimbalzo (31, di cui 13 offensivi, a 32) e segnare più punti in contropiede; Miami ha una miglior percentuale dal campo e ai liberi, rifila il doppio delle stoppate (8 a 4) e smista molti più assist (16 a 10).
Chicago trova un grande Carlos Boozer da 26 punti, 17 rimbalzi e 2 stoppate, ma purtroppo per lui non bastano. Deng e Gibson aggiungono 14 e 11 punti, ma alla fine quello che non brilla è Rose. L’Mvp mette 20 punti ma tira malino (8 su 19) ed è il peggiore dei suoi in termini di plus minus, -13 con lui sul campo. In casa Heat splende ovviamente Bosh con i suoi 34 punti: il texano, dopo aver fallito i primi tre tiri, infila 13 dei successivi 15. Wade mette 17 punti (con altrettanti tiri) mentre LeBron James chiude con 22 punti e 10 assist.
Risultato:
Miami - Chicago 96-85 (Bosh 34; Boozer 26). Serie: 2-1 Miami
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