Dopo la giornata di pausa Miami Heat e San Antonio Spurs tornano in campo cariche e vogliose di ristabilire il fattore campo perso rispettivamente in gara 1 e in gara 2. Le due squadre infatti sono riuscite ad imporsi in trasferta in gara 3, sui difficili campi di Chicago e Golden State, andando avanti nella serie entrambe per 2-1.
Allo United Center la battaglia fisica tra le due squadre è continuata mostrando un astio degno delle sfide NBA degli anni ’80: Miami è riuscita a portare a casa il punto del 2-1 vincendo 104-94 contro dei Bulls sempre privi di Hinrich e Deng, oltre al lungodegente Derrick Rose. Ad inizio secondo quarto viene espulso Nazr Mohammed per un deciso spintone a LeBron James dopo un contatto tra i due in contropiede. I primi due quarti sono equilibrati con gli ospiti che chiudono avanti di 2 lunghezze, ma alla fine del terzo quarto il risultato dice 70-70. A rompere l’equilibrio a due minuti e mezzo dalla fine ci pensa sempre il solito LBJ con una tripla e un gioco da tre punti, con un tiro dalla lunga distanza di Cole in mezzo.
Per James ci sono 25 punti, 8 rimbalzi, 7 assist e 11/11 ai liberi, ma a fare veramente la differenza sono i 20 con 19 rimbalzi di un sontuoso Chris Bosh.
Per i Bulls non bastano i 16 punti (4/9 da tre) e 6 assist di Marco Belinelli e un Carlos Boozer da 21.
Spostandosi ad Ovest il successo convincente è quello dei San Antonio Spurs per 102-92 sul campo dei Golden State Warriors. I neroargento a differenza di quanto successo in gara 1 e 2, che li ha visti per lunghi tratti in grossa difficoltà, tengono in mano il primo tempo con un parziale nel primo quarto di 32-23 che indirizza la gara. Tony Parker con 32 punti (25 nel primo tempo) 13/21 dal campo, 5 rimbalzi e 5 assist guida i compagni al 57-48 all’intervallo. I Warriors però rientrano nel terzo periodo e pareggiano a quota 65, prima di essere investiti nuovamente da un’ondata di San Antonio che li ricaccia a -9 (la tripla di Ginobili fa 76-65); qui però c’è un’ulteriore moto di orgoglio per i californiani che arrivano fino al -1, senza però riuscire a trovare il colpo del sorpasso, ed anzi venendo travolti dalle giocate di Parker e Duncan che firmano l’ultimo allungo definitivo.
Tim Duncan chiude con la classica doppia-doppia da 23 e 10 rimbalzi; polveri piuttosto bagnate per Stephen Curry (16 punti ma 5/17 al tiro) e Klay Thompson (17 punti ma 7/20 dal campo). 5 punti in 3 minuti anche per David Lee, rimesso sul parquet da coach Jackson.
Risultati:
Chicago Bulls – Miami Heat 94-104 (2-1 Heat)
Golden State Warriors – San Antonio Spurs 92-102 (2-1 Spurs)