Così com’era successo la scorsa notte, anche nella seconda parte delle gare 1 del primo turno di playoff NBA le squadre più quotate, quelle con la testa di serie più alta e che giocavano davanti al proprio pubblico, si sono imposte, portandosi sull’1-0 nella serie. Ad aprire le danze e inaugurare la loro post season sono state Indiana Pacers e Atlanta Hawks che non hanno dato vita ad una partita particolarmente spettacolare (ma ce lo si aspettava), se si esclude la prestazione di Paul George! Il giovane All-Star, diventato ormai leader tecnico della squadra allenata da coach Vogel ha chiuso con una tripla-doppia da 23 punti, 12 assist e 11 rimbalzi, anche se al tiro le percentuali sono state davvero basse (3/13 dal campo, 0-5 da tre) e i punti sono arrivati maggiormente ai liberi (17/18). I Pacers indirizzano la partita sui binari giusti già nel primo quarto, la tengono in mano nel secondo e danno un ulteriore strappo nel terzo, senza mai dare la possibilità agli Hawks (apparsi a tratti spaesati e poco concentrati) di rientrare. Per coach Larry Drew il migliore è Jeff Teague con 21 punti e 7 assist, mentre Josh Smith ne mette 15 con 8 rimbalzi e 5 assist.
Indiana ha ben 6 giocatori in doppia cifra, e oltre a George, Hill chiude a 18, West sfiora la doppia-doppia (13+9) e Green dalla panchina fattura 11 punti in 10 minuti.
A seguire probabilmente la partita più calda di questo primo turno di playoff insieme a Knicks-Celtics, sia per la storia sia per la rivalità recente delle due franchigie: Spurs e Lakers hanno messo intensità nelle loro giocate, con i gialloviola che hanno provato a sfruttare la loro coppia di lunghi per punire il quintetto spesso atipico di coach Popovich, ma la differenza l’hanno fatta le percentuali dalla lunga distanza e ai tiri liberi: gli Spurs hanno segnato 7 triple su 22 tentativi e tirato con l’80% ai liberi (20 su 25), mentre i Lakers hanno chiuso con 3 soli canestri dalla lunga su 15 tentativi e un non ottimale 16/24 ai liberi.
Decisivi inoltre i due break neroargento del primo e del terzo quarto, che hanno segnato di fatto il gap finale nel risultato. Popovich ha 17+10 rimbalzi da Duncan, 18+8 assist da Parker ma soprattutto 18 punti in 19 minuti da Manu Ginobili, ancora in fase di recupero dall’infortunio.
I Lakers oltre alla coppia Gasol-Howard, autori rispettivamente di 16+16 e 20+15 hanno poco, con Nash da 16 punti ma “quasi irriconoscibile” per sua stessa ammissione.
Nelle ultime due gare a scendere in campo erano le due finaliste della scorsa stagione: i Miami Heat sono andati via lisci contro dei Milwaukee Bucks obiettivamente inferiori, che hanno resistito solamente il primo quarto e vissuto sulle giocate individuali dei due leader Jennings (26 punti ma 8/20 al tiro) e Ellis (22 ma 10/19 e 1/6 ai liberi). LeBron James ha ricominciato i playoff come li aveva conclusi lo scorso anno, cioè da MVP, sfiorando l’ennesima tripla doppia con 27 punti, 11 rimbalzi e 8 assist, tirando 9/11 dal campo, 1/2 da tre e 8/11 ai liberi in 34 minuti! Ad aiutarlo ci hanno pensato i soliti Wade (16), Bosh (15) ma soprattutto dalla panchina sono arrivati i rinforzi con il ventello di Ray Allen e i 10 punti con 7 rimbalzi senza errori al tiro del Birdman Andersen, uno dei bersagli preferiti di LBJ con i suoi assist.
Tutto facile infine anche per gli Oklahoma City Thunder che non hanno sentito troppo l’emozione di ritrovarsi di fronte James Harden e hanno letteralemtne distrutto gli Houston Rockets. 29 punti di distacco finali ma la partita è in ghiaccio già alla fine del primo tempo con i Thunder che non devono neanche scalare le marce alte. Westbrook è il migliore dei suoi e mette a referto una quasi tripla-doppia in appena 30 minuti in campo, 19 punti, 10 assist e 8 rimbalzi senza trovare nessuno degli avversari in grado di fermarlo; Durant si limita a segnare 24 punti, mentre Ibaka con 17 e l’ex Kevin Martin con 16 fanno il resto.
Per i Rockets il Barba Harden è il migliore con 20 punti (6/19 dal campo) mentre Beverly e Delfino ne mettono rispettivamente 11 e 10. Delude invece Jeremy Lin che segna 4 punti, fa 4 assist, ma perde 4 palloni e tira 1 su 7 dal campo. Se Houston non vorrà chiudere la serie a 0 vittorie dovrà cambiare, e di molto, l’intensità.
I risultati:
Miami Heat – Milwaukee Bucks 110-87 (1-0 Heat)
Indiana Pacers – Atlanta Hawks 107-90 (1-0 Pacers)
San Antonio Spurs – Los Angeles Lakers 91-79 (1-0 Spurs)
Oklahoma City Thunder – Houston Rockets 120-91 (1-0 Thunder)