STARTING FIVE: PG D. Williams, G R. Bell, AP A. Kirilenko, AG P. Millsap, C A. Jefferson. All. J. Sloan.
Cosa va - Ripartono con due garanzie: Jerry Sloan in panchina e Deron Williams, forse il miglior playmaker della Lega, in regia. La squadra ha cambiato alcuni pezzi ma li ha sostituiti in maniera egregia: Al Jefferson per Boozer, Raja Bell per Wesley Matthews e il rookie Gordon Hayward per Korver. Non cambia molto anche se questo gruppo ha più atletismo e un difensore super come Bell. Inoltre, con l’infortunio di Okur, Millsap ha la grossa chance di giocare in quintetto e confermare il suo grande valore. Potenzialmente da finale ad ovest.
Cosa non va - Bisogna assimilare i cambiamenti. Williams deve ripartire con un partner nuovo come Jefferson al posto di Boozer, con cui Deron aveva un’intesa quasi telepatica. Jefferson è meno tecnico di Carlos ma più atletico. Da considerare il recupero di Okur: finchè il turco è fuori i cambi dei lunghi sono Fesenko e Elson, pochino… Da verificare l’adattamento alla Lega di Hayward, giocatore che i Jazz sperano non fallisca come Mike Dunleavy, cui assomiglia. Squadra non profondissima.
STARTING FIVE: PG A. Miller, G B. Roy, AP N. Batum, AG L. Aldridge, C M. Camby. All. N. McMillan.
Cosa va - Una delle squadre, se non la squadra con più talento e profondità della Lega, in ogni ruolo. Vero che molto è legato alla salute di Oden, ma ci sono Camby, Przybilla sta tornando e in più l’aggiunta dell’ultim’ora Oberto. Il reparto esterni è lunghissimo: Miller, Roy e Batum, quest’ultimo in crescita esponenziale, andranno in quintetto, ma dietro di loro scalpitano Fernandez e Wes Matthews. Al momento fuori dalle rotazioni i rookies Babbitt, Williams e Armon Johnson, peraltro molto interessanti. Tanta grazia sant’Antonio… Da finale di conference.
Cosa non va - Un nome e un cognome: Greg Oden. Tutto gira attorno al nuovo Bill Rusell e alla sua salute. Per il resto c’è poco che non va, se non che il talento è talmente tanto che non sarà così facile gestirlo: sono davvero troppi e tutti buoni per McMillan. Sembra rientrata la grana Fernandez mentre va scelto il cambio di Miller dopo la cessione di Bayless. Armon Johnson potrebbe stupire…
STARTING FIVE: PG C. Billups, G A. Afflalo, AP C. Anthony, AG K. Martin, C H. Nenè. All. G. Karl.
Cosa va - Con questo roster, con Carmelo Anthony, partono davanti ai Thunder solo per l’esperienza accumulata da diverse stagioni. Coach Karl sembra tornato in salute, il gruppo è lo stesso ed è collaudato. Non hanno perso praticamente nulla nel mercato e hanno aggiunto talento e punti con Al Harrington. In più Lawson sarà cresciuto, così come Balkman dopo un’estate in nazionale a Portorico. Melo è una superstar, Billups avrà voglia di riscatto dopo i brutti playoffs 2010 e JR Smith vorrà finalmente dimostrare di essere una stella.
Cosa non va - La situazione Anthony è una bomba ad orologeria: quanto potranno sostenerla? Melo è un professionista e certamente darà il massimo finchè vestirà maglia bianco azzurra, ma come reagiranno gli altri? Inoltre gli infortuni continui a Martin, Nenè e Andersen non fanno per niente bene, Smith e Harrington sono egoisti nati che pensano solo alle proprie cifre e Billups è in una preoccupante fase calante. Il futuro è davvero difficile: senza Melo niente playoffs, con Melo può darsi…
STARTING FIVE: PG R. Westbrook, G T. Sefolosha, AP K. Durant, AG J. Green, C N. Krstic. All. S. Brooks.
Cosa va - Sono la squadra con il futuro più brillante della Lega. Kevin Durant, dopo l’ultima stagione e soprattutto la kermesse mondiale, è entrato di diritto nei primi 5 giocatori della NBA ed è ormai pronto per l’Mvp. Il nucleo cresce insieme, con Westbrook e Green spalle strepitose del 35. Il roster è profondo e l’aggiunta di un elemento come Cole Aldrich, il centro difensivo in grado di spostare gli equilibri nella propria metà campo, non può che aumentare il valore dei Thunder. Playoffs quasi sicuri grazie al sistema collaudato e ad un pubblico tra i più calorosi d’America.
Cosa non va - Ripetersi è sempre difficile. La squadra è ancora giovane nonostante abbia impressionato l’anno passato ma quest’anno non ci sarà più l’effetto sorpresa e le difesa avversarie saranno più pronte contro Durant e compagni. Se non fosse per questi elementi, è difficile trovare punti deboli in questa squadra. Ad ovest però la concorrenza è terribile e la gioventù potrebbe non sopportarla troppo….
STARTING FIVE: PG L. Ridnour, G C. Brewer, AP W. Johnson, AG K. Love, C D. Milicic. All. K. Rambis.
Cosa va - La mole di talento è davvero in quantità industriale. Le aggiunte di Beasley, Martell Webster e Wesley Johnson ne sono una conferma. I Twolves hanno tantissimi giocatori con punti nelle mani e toccherà a Rambis assemblarli: bisognerà far meglio dell’anno passato e questo sembra più che alla portata. Love è il nuovo leader, dopo un’estate super con Team Usa; anche Milicic è rinfrancato per aver trovato una squadra che gli dà fiducia. Tanti giocatori e tutti pronti ad esplodere: playoffs difficili ma qualche minima chances potrebbe scapparci…
Cosa non va - Dicevamo del talento, tantissimo. Ma quanto sarà facile inserirlo in un sistema complesso come il triangolo adottato da Rambis. Ridnour è il play giusto ma quando tornerà Flynn? Inoltre Beasley e Webster sono super, grandi attaccanti, ma decisamente da isolamento più che da attacco disegnato. Si annuncia un’annata non facile da questo lato per Rambis…