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Nba Ranks: Atlantic Division

Creato il 04 settembre 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Mancano due mesi al via della regula season Nba 2012-2013, uno all’inizio dei training camp, e quindi è arrivato il momento di stilare un ranking, division per division, delle 30 franchigie della Lega più bella del mondo. A meno di colpi imprevisti, il mercato è di fatto terminato, visto che, tra scambi e free agent, tutte le pedine si sono accasate. Partiamo dalla Atlantic Division dove i Boston Celtics, senza Ray Allen ma ringiovaniti, devono fare attenzione al ritorno di Knicks e Sixers, e alla voglia di emergere dei nuovi Nets. Poche speranze per i Raptors di Bargnani.

IL MERCATO NBA 2012 powered by BasketCaffe.com

1 – BOSTON CELTICS
I biancoverdi sono ancora davanti perchè di fatto ripartono dallo stesso asse portante delle ultime stagioni. Garnett e Pierce hanno un anno in più ma sono una garanzia, così come Rivers in panchina. Rondo a menare le danze ed Avery Bradley nel ruolo di guardia titolare, come già nella seconda metà della passata stagione. Terry, Bass, Courtney Lee e Jeff Green, con l’esperienza di Dooling, Wilcox e Collins dalla panchina. In più, occhio alla crescita delle matricole Sullinger, Fab Melo e Joseph, tre discreti colpi del gm Ainge.

2 – NEW YORK KNICKS
I Knicks ripartono senza dubbi, con Woodson da subito sul pino, e Melo Anhtony leader in campo. Sciolto l’equivoco Lin, New York ha un roster profondo e importante, con un settore lunghi unico a Est, con Stoudemire, Chandler, Camby e Kurt Thomas. Resta qualche dubbio in regia, con Kidd, Felton e la novità Prigioni. Brewer dà atletismo e difesa mentre JR Smith porterà punti dalla panchina. Se trovano equilibrio, possono scavalcare i Celtics.

3 – BROOKLYN NETS
Il talento è in quantità industriale, l’entusiasmo per lo sbarco in città è alle stelle, così come l’attesa per la Barclays Arena. Possono puntare ai vertici ma prima coach Avery Johnson dovrà sistemare le pedine. Deron Williams e Joe Johnson sono fortissimi ma ci sono dubbi sulla loro convivenza, essendo due giocatori che vogliono la palla, sempre e comunque. Il supporting cast è più che discreto, con un mix tra giovani, Brooks, Taylor e Greene, esperti, Stakhouse, Evans e Bogans, e role player, Teletovic. Molto comunque ruota attorno a Brook Lopez: deve restare sano.

4 – PHILADELPHIA 76ERS
Rivoluzione nella Città dell’Amore Fraterno. Con la partenza di Williams e Iguodala, oltre a Brand, e l’arrivo di Andrew Bynum, coach Collins dovrà ridisegnare il gioco, più a metà campo e meno sulla corsa. Senza più Kobe e Gasol, Bynum si sente il leader, la prima opzione, e promette sfracelli. Hawes è perfetto col suo gioco perimetrale e le mani educate vicino a Andrew mentre i vari Holiday, Turner, Young (Thaddeus e Nick) e Wright, oltre a Jason Richardson, sono destinati ad un buon rendimento, anche se forse c’è qualche doppione. Da playoffs.

5 – TORONTO RAPTORS
Nonostante le mosse sul mercato, alcune rivedibili, per i canadesi di Andrea Bargnani sarà un’altra annata anonima. L’arrivo di Valanciunas è buono ma il lituano avrà bisogno di tempo per inserirsi quindi vedremo Andrea ancora da centro per molti minuti. Difficile da decifrare la firma di Landry Fields, nel ruolo di DeRozan e della prima scelta Ross; anche Lowry è una bella presa però va ridisegnato il ruolo di Calderon, costretto a fare il backup. Manca sempre una guardia tiratrice, a meno che esploda Ross, e un giocatore interno con chili, centimetri e atletismo, in attesa che sbocci Valanciunas.


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