Nella Northwest Division si parte dietro gli Oklahoma City Thunder, che dopo la sconfitta nelle Finals 2012, proveranno a ridare l’assalto all’anello. Dietro scalpitano i Denver Nuggets di Danilo Gallinari, che hanno aggiunto Iguodala, mentre destano curiosità i Minnesota Twolves, che hanno richiamato nella Lega Brandon Roy e Andrei Kirilenko. Sembra che partono un po’ dietro Utah Jazz e soprattutto Portland Trail Blazers. In Oregon sono in piena ricostruzione.
IL MERCATO NBA 2012 powered by BasketCaffe.com
1 – OKLAHOMA CITY THUNDER
Sono i campioni in carica dell’Ovest e sulla carta ripartono con i favori del pronostico. Durant, Westbrook e Harden hanno parzialmente mitigato la delusione delle Finals con l’oro olimpico, mentre Ibaka ha ottenuto il rinnovo per altri 4 anni. Persi Fisher e Mohammed, ci sarà spazio per il ritorno di Maynor e per il lancio di uno tra Aldrich e Thabeet (scommessa di Sam Presti). In più, occhio alla variabile Perry Jones III. Hanno un nucleo consolidato e c’è fiducia. L’unico dubbio riguarda la situazione contrattuale del ‘Barba’, che potrebbe anche essere scambiato a stagione in corso.
2 – DENVER NUGGETS
Dopo aver spaventato i Lakers negli ultimi playoffs, i Nuggets ripartono con maggior consapevolezza e con un roster rimodellato. Perso Afflalo, hanno ottenuto Andre Iguodala: giocatore diverso, grande talento ma che secondo me fa un po’ scopa con Danilo Gallinari. Hanno riconfermato McGee e ai Giochi Mozgov ha dimostrato grande crescita. Restano legati alle lune di Lawson e ai cambi di ritmo di Miller, mentre Faried, super l’anno passato, avrà il difficile compito di riconfermarsi. Da valutare Anhtony Randolph e le metricole Fournier e Quincy Miller.
3 – MINNESOTA TIMBERWOLVES
E’ molto intrigante il progetto del gm David Kahn. Vogliono dare una nuova chance a Brandon Roy nel ruolo che più era scoperto (guardia) e dalla Russia hanno fatto arrivare Andrei Kirilenko e Alexei Shved. Il roster è molto interessante anche se sono evidenti alcune lacune: troppi playmaker – Barea, Ridnour, Shved, più Rubio – e pochi lunghi – la stella Love più Pekovic e Stiemsma. I vari Budinger, Derrick Williams e Cunningham sono buoni mestieranti, ma nulla di più. Da verificare l’integrazione dello stesso Roy in un sistema basato sulla corsa e sul pick and roll.
4 – UTAH JAZZ
Ennesimo cambio di rotta a Salt Lake City. Ceduto Devin Harris, ripartono da due combo guards come Mo Williams e Randy Foye, nessuno dei quali è un play. L’unico di ruolo è il veterano Watson. Si attende l’esplosione dei giovani Alec Burks ed Enes Kanter mentre la differenza dovranno farla ancora le torri Paul Millsap e Al Jefferson. Da valutare l’inserimento dell’enigmatico Marvin Williams mentre fa ben sperare la crescita di Gordon Hayward e Derrick Favors. Playoffs difficili però.
5 – PORTLAND TRAIL BLAZERS
Pieno rebuilding con nuovo coach, Terry Stotts, e un gruppo molto eterogeneo, con giovani e meno giovani. La stella è ovviamente LaMarcus Aldridge, all star puro, ma il leader dovrà diventarlo Damien Lillard, play new generation stile Derrick Rose, per il quale la dirigenza ha speso la 6a scelta assoluta. In mezzo, in attesa che cresca Meyers Leonard, ci si affiderà all’esperto Gadzurich, con minuti anche per il britannico Freeland. Wes Matthews è una garanzia in guardia mentre sarà da valutare la situazione di Batum, trattenuto contro voglia. Will Barton, Victor Claver e JJ Hickson dovranno fornire punti e atletismo dalla panchina.