Prima o poi doveva succedere, curiosamente è accaduto nella stessa notte: Heat e Thunder, fino ad ora imbattute ed in vetta alle rispettive conference, hanno dovuto cedere il passo un po’ a sorpresa contro Hawks e Mavs. A fermare Miami ci ha pensato la difesa di Atlanta ed un grande Tracy McGrady che nell’ultimo quarto ha chiuso il match con un paio di giocate che hanno fatto tornare in mente il giocatore dominante dei tempi di Orlando. Per coach Spoelstra non bastano i 28 punti di James ed i 18 di Bosh in una serata in cui Wade tira con 4/17 dal campo. Dall’altra parte di ci sono 21 punti per Joe Johnson e 16 con 7 rimbalzi e 4 assist per McGrady.
Seconda vittoria per i Mavs che sfoderano una prestazione convincente dimostrando grossi miglioramenti rispetto alle prime gare: è il quartetto di panchinari di lusso Odom-Terry-Carter-Mahinmi, oltre al solito Nowitzki (26), a fare le giocate importanti per stoppare la corsa di OKC. Inutili i 27 di Durant ed i 18+8 rimbalzi di Westbrook.
Grande vittoria per i Raptors che sbancano il Madison Square Garden con un super Andrea Bargnani che ha deciso la gara con 4 punti nell’ultimo minuto. I Knicks, ancora privi di Stoudemire, hanno sempre inseguito con Melo Anthony che praticamente da solo (35 punti, 11 rimbalzi e 4 assist) ha riportato a contatto i suoi nell’ultimo quarto. Poi però il Mago ha chiuso i conti regalando il secondo successo in 5 partite ai canadesi; per l’italiano alla fine ci sono 21 punti (7/13 dal campo, 7/8 ai liberi) e 5 rimbalzi in 38 minuti.
Ottima partita e W anche per Gallinari anche lui decisivo nel successo in volata dei Nuggets sui Bucks. Per l’ex Milano ci sono 21 punti e 10 rimbalzi, ma è tutta la squadra di George Karl a giocare un grande basket, probabilmente in questo momento il migliore dell’intera NBA.
Sfortunata invece la serata di Belinelli che con i suoi Hornets deve arrendersi a Salt Lake City contro i Jazz, troppo superiori per atletismo nel reparto lunghi (Al Jefferson 22). Bel segnale però da coach Monty Williams: pur in una serata storta al tiro (6 punti con 2/9 dal campo) il Beli è rimasto sul parquet ben 37 minuti!
Ancora una vittoria per Minnesota, questa volta contro gli Spurs. A menare le danze come sempre è Ricky Rubio che uscendo dalla panchina gioca 23 minuti in cui mette 6 punti, 2 rimbalzi e 3 assist, giocando con una sicurezza che non tutti i rookie possono vantare. San Antonio si trova subito ad inseguire sotto i colpi di Kevin Love (24 e 15 rimbalzi), quando poi Manu Ginobili deve abbandonare il campo (infortunio alla mano e fuori a tempo indeterminato) i T-Wolves piazzano il parziale decisivo con Luke Ridnour (19 e 9 assist).
Nelle altre partite della notte ci sono anche le vittorie dei Celtics sui Wizards ultimi della classe con la coppia Allen-Pierce da 27 e 21 ma soprattutto con un Stiemsma da 17+3; dei Phoenix su Golden State grazie a un Nash da 21+9; di Detroit sui Magic con un super Gordon da 26 punti; e di Indiana sui sempre più allo sbando Nets trascinati da George autore di 21 putni e 5/5 da tre.
Tutti i risultati:
Suns-Warriors 102-91
Celtics-Wizards 100-92
Nets-Pacers 94-108
Knicks-Raptors 85-90
Heat-Hawks 92-100
Pistons-Magic 89-78
Timberwolves-Spurs 106-96
Mavericks-Thunder 100-87
Nuggets-Bucks 91-86
Jazz-Hornets 94-90