Il lungo sta facendo faville, è nettamente la miglior matricola della Nazione e con Nolan Smith di Duke, Kemba Walker di Connecticut e Jimmer Fredette di BYU, è un serissimo candidato a giocatore dell’anno.
Il numero 0 dei rossi viaggia a 18 punti e 10 rimbalzi di media ma soprattutto si sta dimostrando immarcabile per qualsiasi avversario grazie ad un mix devastante di potenza e tecnica, spalle e fronte al canestro. E poi è una garanzia quando la gara si decide. I Buckeyes hanno infatti vinto 6 delle ultime 10 gare con finali tiratissimi, in cui decisivi sono stati i tiri liberi o la grande difesa impostata da coach Matta, ormai definitivamente nella cerchia dei grandi coach collegiali.
Ottimo l’impatto anche delle altre due matricole a Ohio State. L’ala DeShaun Thomas è un giocatore polivalente, mancino, che ha anche tiro da tre punti. Viaggia a 9 punti di media in meno di 16 minuti di campo. Ma la vera sorpresa è il playmaker bianco Aaron Craft, che spesso e volentieri gioca nelle fasi bollenti delle partite. E’ il miglior assistman della squadra a 4.6 assistenze di media, gioca 28 minuti e arriva a 7 punti col 43% dall’arco. Sta dimostrando maturità, capacità di guidare la squadra e ha oscurato avversari ben più quotati come McCamey nella gara vinta sul campo di Illinois.
Ci sono ancora sette gare prima di chiudere la regular season, poi ci sarà il torneo della Big Ten e la March Madness. Le trasferte sono insidioisissime, a partire dalla prossima contro Wisconsin, n.13 della nazione. Poi in casa di Purdue e Penn State. A Columbus arriveranno Michigan State in piena crisi, Indiana, Illinois e Wisconsin, nell’ultima partita stagionale alla Value City Arena.
Alcune immagini della grande cavalcata di Ohio State