I localari della ‘ndrangheta che gestiscono alcuni locali della movida selvaggia a Milano preparano la rivolta contro le nuove ordinanze emesse dal comune di Milano. I boss del chupito non vogliono rispettare le nuove normative emesse dall’assessore al commercio D’Alfonso, che vieta la somministrazione in strada dopo le 24 di alcool: questo significherebbe far fallire decine di bugigattoli irregolari,ex portinerie e negozietti trasformati negli anni in discoteche abusive e chioschi di superalcolici. Un business di 10.000 euro a serata per locale. Diversi picciotti della Sacra Corona unita, della mafia di Rozzano, persino della Triade cinese ed ora della ‘ndrangheta hanno investito in questa attività commerciale il sudato frutto di rapine, di attività di usura, di pizzo e truffe. Si sta verificando così una insolita alleanza tra navi scuola dell’antagonismo chic , tossicomani punkabbestia e picciotti : li unisce il no ai divieti di bere birra sui marciapiedi, con un sì al diritto di ubriacarsi per strada. La rivolta verrà pilotata dai boss ma sarà eseguita da punkabbestia e antagonisti chic . Alla prima multa contro i localari, scatterà il blitz degli antagonisti contro pattuglie dei vigili urbani , con incendi di cassonetti, scasso di vetrine e danneggiamenti alle banche della zona.Un nuovo movimento di Boia chi molla gestito però dalla ‘ndrangheta che non vuole perdere questo business miliardario nel centro di Milano : il consumo di chupito tra i minorenni . Un business in continua ascesa:e, accanto, il più redditizio smercio della cocaina tra i minorenni . Un mercato che D’Alfonso vuole stroncare, costringendo gli ubriachi e i balordi della movida selvaggia a stare dentro ai locali dopo le 24.
E’ una ordinanza astruta, quella di D’Alfonso, quasi leninista. I locali gestiti dai picciotti della malamovida sono estremamente piccoli , dai 10 ai 30 mq, e questi esercizi fallirebbero( tra gli applausi dei residenti insonni) se i clienti fossero obbligati a consumare nei ristretti ambienti..Da qui l’idea dei boss di fomentare la rivolta giovanile, strumentalizzando i …”gggiovani”. Usare punkabbestia ,bambini di Satana e antagonisti tossicomani per scatenare la guerriglia notturna alle Colonne di san Lorenzo all’insegna di “Milano deve vivere di notte” e “spazi di giovani”. Beceri slogan che nascondono un business criminale.Il centro sociale chic Il Cantiere ha appena occupato uno stabile in piazza Sant’Eustorgio e si prepara alla rivolta: larghe intese tra antagonisti e picciotti.Sarà una estate caldissima.
Kino Invisible