Nel Conclave un cardinale americano che ha difeso i pedofili

l papato di Benedetto XVI si avvicina verso la sua innaturale concluse e di conseguenza si accendono le luci sul conclave che per giorni terrà in attesa i fedeli di tutto il mondo. Al di là delle spaccature in fazioni, c’è un altro caso spinoso che sarebbe opportuno risolvere.

Tra i partecipanti al Conclave figura il cardinale Roger Mahony, ex arcivescovo di Los Angeles, che era stato sollevato dai suoi incarichi dal successore José Gomez. Il gruppo cattolico statunitense Catholics United ha lanciato una petizione nazionale:

Se un Cardinale è privato del suo ruolo pubblico nella diocesi, perché dovrebbe essere premiato con la possibilità di votare per il prossimo Santo Padre? Il cardinal Mahony aggraverebbe ulteriormente lo scandalo e la vergogna per la nostra Chiesa se partecipasse al Conclave.

Il caso è stato sollevato anche in Italia da Famiglia Cristiana. Mahony è accusato di aver insabbiato degli episodi di pedofilia e di aver difeso i preti molestatori. Il 23 febbraio sarà interrogato sotto giuramento dall’avvocato di Anthony de Marco che afferma di essere stato molestato tre decenni fa da un sacerdote messicano in visita nella sua parrocchia di Montecito Heights. 

Oltre al caso di Nicolas Aguilar Rivera, Mahony dovrà testimoniare su altri 25 sacerdoti accusati di abusi. L’ex arcivescovo non è nuovo alle aule di tribunale, ma si tratta della prima deposizione da quando l’arcidiocesi di Los Angeles è stata costretta a pubblicare 12mila pagine di documenti interni sui casi di pedofilia.  Il prete Aguilar Rivera è sospettato di aver molestato 26 ragazzini durante i nove mesi di permanenza nella diocesi losangelina.

Monsignor Gomez, lo scorso 15 febbraio, ha parzialmente riabilitato Mahony e il suo ausiliare Thomas Curry: i due rimangono vescovi in piena regola e possono celebrare i sacramenti e svolgere attività pastorale. Ha anche confermato che Mahony andrà a Roma per il Conclave.

Sul proprio blog, Mahony si è sfogato per gli attacchi ricevuti:

Dio mi ha aiutato a capire: non so qua per servirlo con umiltà, ma sono chiamato a qualcosa di più profondo: essere umiliato e respinto da molti. Non ero pronto per questa sfida, ma dopo il Mercoledì delle Ceneri ho compreso il significato della chiamata di Gesù. Onestamente non posso dire di avere già raggiunto il punto in cui posso pregare per ulteriori umiliazioni. Sono allo stadio in cui chiedo la grazia di sopportare l’umiliazione subita in questo momento.

Fonte: Il Fatto Quotidiano