Schifani, Presidente del Senato, seconda carico dello Stato Italiano, ha sostituito un membro del consiglio di amministrazione della Rai, non più gradito, con un altro assai più devoto verso il Pdl, appartenente ad uno dei tanti rametti nati in sostegno del Pdl, per avere una propria visibilità ed una propria alimentazione in quattrini. I nomi hanno poca importanza.
Ebbene, la persona del Pdl che è stata sostituita aveva mostrato l’intenzione di votare, alla vigilanza Rai, una persona non gradita al Pdl. E’ stato ingenuo, poteva stare zitto, ma tant’è. Appena si è saputo, Schifani l’ha sostituito con un altro personaggio di maggior “suo e del Pdl” gradimento. Il tutto nel tempo di un valzer di Casadei. E poi si dice che una personalità che ricopre una carica così importante deve essere al di sopra delle parti! Ma quando mai!
La motivazione della sostituzione era che il Pdl aveva un rappresentante in più nel Cda e quindi occorreva sostituirne uno con un altro appartenente ad un gruppo parlamentare non rappresentato. Il ragionamento non fa una grinza. Detto fatto.
Nel corso della discussione al Senato, e durante le varie interpellanze, nessuno ha chiesto, però, direttamente a Schifani, perché è stato sostituito proprio quello che aveva mostrato di votare una persona non gradita al Pdl. Perché non hanno cacciato via per esempio il più vecchio, o quello che ha fatto maggiori assenze, no hanno cacciato via quello che si è mostrato ”disubbidiente”.
Tutto questo per mantenere la maggioranza nel consiglio di amministrazione. Per il Pdl questa maggioranza è vitale, come il sangue che scorre nelle vene di un organismo.
Con la maggioranza in Rai possono bocciare i nomi proposti dal ministro dell’economia (Monti) alla direzione generale e alla presidenza Rai, con la maggioranza possono mantenere il loro potere sui palinsesti, bocciare od eliminare programmi, eliminare personaggi sgraditi, il tutto a favore di Mediaset. Alla fine della storia salta sempre fuori il conflitto d’interessi.
Ma perché la Rai ha ancora tanta importanza nella vita degli italiani? Perché l’80% dei cittadini si fa un’opinione politica in base alle cose che la Rai “racconta” e con quella opinione voterà.
Un esempio pratico e vicino nel tempo.
Io non credo che il m5s avrebbe un consenso attorno al 20%, come pare abbia ora, se la Rai, ma anche i giornali, non avessero fatto propaganda politica gratuitamente per quel movimento e per un tempo lunghissimo, prima, dopo e durante le elezioni amministrative recenti. Se quel movimento avesse dovuto pagarsi gli accessi in Rai avrebbe avuto si e no il 3% dei consensi.
Tutti i telegiornali, le trasmissioni di approfondimento, erano un coro unanime per quel m5s. Nel momento in cui tale fervore televisivo si è ridotto, i consensi calano
Fenomeno, questo, che il Pdl ed in particolare il suo presidente nonché proprietario di Mediaset, conoscono benissimo.
Persino il cadaverico Sallusti, sarebbe rimasto al giornale a scrivere necrologi, se non fosse balzato alla ribalta televisiva con i calzini turchesi del giudice Misiano. La Crudelia del Mon della politica, alias Santanché, alias Guarnero, sarebbe una pubblicista senza altro contorno, e non avrebbe le carte in regola o il permesso di soggiorno, per ambire alla presidenza del Consiglio.
E così, per par condicio, per esempio, il sindaco Renzi, non sarebbe quel che è o quel che crede di essere, se la Tv non gli desse tanto spazio e non lo invitasse a tutte le trasmissioni possibili. Da Ballarò, all’Annunziata, da Servizio Pubblico a Matrix, è tutta una pubblicità. Qualcuno mi potrà dire che, in questo caso, Renzi è del Pd e appartiene al partito che è anche il tuo, è vero, ma ho l’impressione che gli inviti siano o vengano fatti per fare un dispetto al Pd, perché Renzi (come D’Alema) fa politica per se stesso e non sempre a favore del partito, e la cosa non mi piace.
Tutto questo lungo discorso per ribadire una cosa semplicissima: la Rai è l’azienda pubblica dell’informazione, è nostra e ci paghiamo sopra le tasse per averla. Quindi, dovrebbe essere di tutti i cittadini, non dei partiti, non del Pdl, non del Pd, non del m5s, non del terzo polo, ma solo dei cittadini. I partiti, proprio perchè sono “di parte” non debbono metterci le mani.
Ed ecco, per tirarci un po’ su il morale, il valzer bellissimo di Casadei: L’Usignolo.