La DIGOS sgomina la cellula italiana del sito di estrema destra ospitato dai server americani
Lotta senza quartiere al razzismo e all’antisemitismo. Stormfront.org è il sito di riferimento per l’estremismo di destra da tutto il mondo. Più di Alba dorata,più di Saya e delle sigle che popolano il nostro panorama politico.
Un’operazione congiunta delle forze di Polizia ha portato all’arresto di quattro persone in Italia, tra moderatori ed utenti della sezione locale del forum, chiuso dalla Postale. Tra i messaggi, alcune divagazioni di politica spicciola, che accostavano persino Grillo al prefascismo,alcuni richiami agli immancabili complotti, chi difende Mel Gibson dalla lobby giudaica di Hollywood.
Le imputazioni contestate parlano di istigazione all’odio razziale: praticamente ogni pagina ed ogni post si concludeva con l’immancabile citazione dal “Mein Kampf“. Talvolta trovano spazio i racconti dei nostalgici missini, che non si lasciano intimidire certo dalla tracciabilità dell’indirizzo internet che ha tuttavia permesso di risalire ad un simpatizzante di 42 anni particolarmente attivo sul sito. Quel che si evince da alcuni commenti (a firma Blutfahne, bandiera di sangue come quella del S.R.I. che veniva alzata da chi aveva la giurisdizione di vita e di morte) era un particolare senso di impunità che serpeggiava tra i membri del forum, certi che nessuna ricerca telematica avrebbe potuto dar loro un volto ed un indirizzo. Purtroppo per loro non è stato così, visto che gli agenti della Postale hanno provveduto a trarre in arresto tra gli altri Daniele Scarpino e Diego Masi, considerati i maggiori fruitori della farneticante pagina.
Ovviamente anche Stormfront chiede un contributo in denaro per diventare sustaining member: tanto parlare di culture ed identità culturale e poi utilizzano un’espressione inglese per descrivere il membro sostenitore. Quantomeno incoerente…
La notizia della chiusura di Stormfront, sito inneggiante alla supremazia della razza bianca, arriva appena due giorni dopo lo sbarco in Italia del neonazismo di importazione ellenica, quello marchiato “Alba Dorata Italia”.