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Nessuno può toglierti il sorriso (V. Pitzalis)

Creato il 03 agosto 2014 da Stefania
Nessuno può toglierti il sorriso (V. Pitzalis)Ho letto il libro di Valentina Pitzalis - Nessuno può toglierti il sorriso - in poche ore. Non perchè sia una lettura superficiale e che non meritasse attenzione... tutt'altro. Non so ben spiegare le sensazioni che ho provato durante la lettura ma ci proverò... Nel leggere la prima parte ho provato tanta rabbia ed incredulità. Mi sono detta: "...ma come è possibile che una ragazza intelligente come ritengo sia Valentina non abbia capito che si trovava accanto ad una persona pericolosa, instabile, malata e che prima o poi ne avrebbe fatto le spese?". 
Mi è sembrato così strano che Valentina non fosse riuscita a dare il giusto peso ai tanti segnali che le arrivavano dal suo uomo... In più passaggi mi sono detta: "...ma come si fa a non capire cosa le sta accadendo? Come si fa a non reagire?".
Ma si è trattato di un momento. 
Più andavo avanti con la lettura e più realizzavo che quando si ama una persona incondizionatamente si tende a vedere solo ciò che di positivo c'è in lei. Il resto viene visto come qualche cosa di superabile, di poco importante e di passeggero, di guaribile. E non certo per ingenuità quanto sulla scia di un sentimento puro ed intenso che tende ad offuscare i contorni di ciò che non ci piace nella persona che abbiamo accanto e ad enfatizzare tutto ciò che, invece, amiamo in lei.
Per Valentina è stato proprio così. Per lei come per tante altre donne, giovani o meno giovani, che si trovano ad amare intensamente compagni che hanno dei problemi seri che non possono essere guariti con l'amore. Lo si pensa, è vero, proprio come dice Valentina: si è portati a pensare di poter essere d'aiuto alla persona amata con il proprio amore ma, poi, la realtà è un'altra e ce se ne accorge - spesso - quando è troppo tardi.
Cosa è successo a Valentina? Ha sposato un uomo che amava e che l'amava... l'amava di un amore morboso e malato che lo portava a tenerla chiusa in casa, a farle tagliare i ponti con tutti i suoi amici, conoscenti ed anche parenti. Questa sua indole, però, si è manifestata solo dopo il matrimonio... non prima se non per piccoli sporadici episodi.Lei lo ha assecondato per un lungo periodo fino a che, dopo una serie di vicissitudini, ha detto basta. A questo punto la situazione è degenerata e si è ritrovata cosparsa di cherosene da parte del suo uomo che le ha dato letteralmente fuoco ed è morto nel compiere questo gesto. Lei è sopravvissuta. O meglio... Valentina, quella che c'era prima di quel giorno, è morta il 17 aprile 2011 e al suo posto c'è un'altra persona... una donna nuova che, seppur sfigurata da quanto le è accaduto, resa disabile da ciò che ha dovuto subire per salvarsi, non ha mai smesso di combattere ed ora grida al mondo intero la sua voglia di vivere cercando di aiutare altre donne a venir fuori da situazioni di coppia malate, insane, che potrebbero arrivare a tragedie simili alla sua. 
Dopo quel giorno Valentina ha dovuto sopportare delle sofferenze indicibili, inimmaginabili... dalla lettura del libro si può arrivare a comprendere solo in parte - credo - la grande sofferenza che ha dovuto sopportare. Sofferenza fisica ma anche psicologica che, però, non l'hanno portata ad abbattersi ma a reagire con forza, coraggio, ironia e, grazie anche all'amore ed al sostegno della sua famiglia e delle persone che ha avuto vicino, anche con la consapevolezza di poter essere d'aiuto a tante donne... Con un nuovo volto, una mano amputata ed il braccio destro soggetto a molteplici operazioni per riaverne la funzionalità, Valentina non è più lei. Ora è Morgana... una donna nuova che ha soppiantato la vecchia Valentina non solo nell'aspetto ma anche nel modo di essere. Oggi è una donna matura, che ha saputo imparare dai propri errori. Sa di averne commessi, di errori, e da loro vuole ripartire per aiutare tante altre donne che si trovano a vivere situazioni simili alla sua.
Nella prima parte del libro Valentina racconta della sua vita da ragazza innamorata, prima, e da donna sposata (e sempre più innamorata), poi. Racconta di come l'amore del suo uomo nei suoi confronti sia andato via via degenerando in un morboso e malato attaccamento, di come lei abbia tentato di aiutarlo a cambiare. Racconta poi dell'epilogo di un rapporto fatto di alti e bassi, di allontanamenti e riavvicinamenti, fino a quel maledetto giorno.
Da quel momento in avanti il racconto è quello di una persona ridotta quasi in fin di vita che, aiutata da medici e familiari, lotta per la vita. E' un racconto di sofferenza, di piccoli ma grandi progressi, di forza di volontà, di speranza. Poi Valentina racconta delle tante persone che, pur non conoscendola, le sono state vicine. Sono i suoi "angeli": coloro che la seguono nel profilo FB aperto a suo tempo per lei, Un sorriso per Vale. Parla anche di situazioni poco piacevoli legate al suo modo di essere ma lo fa con eleganza e senza rancore...
Ecco un punto fondamentale: rancore... Non prova rancore soprattutto nei confronti dell'uomo che le ha irrimediabilmente cambiato la vita. Non odia il suo carnefice perchè sa che, a modo suo, l'amava... Sa che era a sua volta vittima di un amore malato e che non è riuscito a controllare i suoi gesti.
Io non so, onestamente, se riuscirei a perdonare. Sono sincera: non so se ce la farei. Valentina/Morgana ha sempre preteso che non si facesse passare il suo uomo per un mostro ma per una persona malata, quale era. Anche in occasione di un'apparizione in tv, una condizione che ha imposto prima di accettare è stata proprio questa: non demonizzare quell'uomo ma considerarlo così com'era... una persona malata, legata a lei da un amore malato.
La parte finale è un appello a chi si trova a vivere situazioni analoghe alla sua: è un invito a non tacere, a non voler fare a tutti i costi le "crocerossine" perchè ci sono esperti che possono aiutare mariti o compagni che danno segni di difficoltà nel gestire in modo "sano" un rapporto di coppia. E' un invito a non annientarsi mai per amore dell'altro perchè amare l'altro non è questo... 
Amare non vuol dire annullarsi. Ora lo so e vorrei tanto che tutte le donne ne fossero consapevoli: non sono la tua bambola, ho il mio cervello e devo potermi confrontare con gli altri per arricchire la relazione. Altrimenti si resta isolati e non si cresce. Ci si deve staccare dal "male" e bisogna cercare specialisti che possano aiutare i nostri mariti e compagni, perchè noi non siamo psicologhe o medici e l'amore non basta.
Credo che sia un libro che meriti di essere letto da tutti, non solo da ragazze o donne. Come indicato in copertina, quella di Valentina è una storia d'amore e di violenza. Una lezione di coraggio e di speranza.
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Nessuno può toglierti il sorriso
Valentina Pitzalis
Mondadori Editore
euro16.00 - disponibile anche in ebook

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