Maxi operazione contro Cosa Nostra e ‘Ndrangheta tra Italia e Stati Uniti: otto persone arrestate, tra cui Francesco Palmieri, ritenuto appartenente alla famiglia mafiosa americana dei Gambino. L’accusa per tutti è associazione a delinquere finalizzata all’estorsione con l’aggravante del metodo mafioso e della transnazionalità. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip di Potenza su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Documentato, così, ancora una volta il sodalizio mafioso tra organizzazioni negli Usa e quelle radicate in Italia.
(okpolicy.org)
Maxi operazione contro Cosa Nostra e ‘Ndrangheta tra Stati Uniti ed Italia. Una incredibile operazione è stata messa a segno dallo Sco (Servizio Centrale Operativo) della Polizia di Stato in Italia e negli Stati Uniti. Il blitz è scattato a Milano, Matera, Trapani e New York, dove la Polizia ha eseguito provvedimenti di custodia cautelare in carcere – emessi dal gip di Potenza su richiesta della Procura distrettuale antimafia- nei confronti di 8 persone ritenute responsabili di associazione per delinquere transnazionale, finalizzata alla tentata estorsione ed aggravata dalle modalità mafiose.
Arrestato un “underboss” dei Gambino a Brooklyn. A finire in manette anche Francesco Palmeri, considerato dagli inquirenti “underboss” dei Gambino, una delle più potenti famiglia della Cosa Nostra a New York. Il boss è stato arrestato in un sobborgo di Brooklyn. L’esponente della famiglia Gambino era venuto in Italia nei mesi scorsi per riscuotere un credito dei boss delle famiglie americane. L’operazione è stato condotta con uomini della Polizia di stato italiana inviati in missione per eseguire l’arresto. Una “task force” di 30 poliziotti, italiani e americani, ha circondato l’isolato e poi ha messo a segno il blitz. Palmeri sarebbe già davanti al magistrato per la convalida dell’arresto provvisorio in attesa del mandato per l’estradizione. L’esponente dei Gambino arrestato dalla Polizia era arrivato in Italia per riscuotere un credito vantato da alcuni boss mafiosi americani nei confronti dell’imprenditore lucano Lorenzo Marsilio. Un credito risalente a 30 anni fa.
Tutti gli altri arrestati ed i reati contestati. In manette anche Giovanni Grillo, detto “John”, considerato dagli inquirenti il personaggio chiave dell’inchiesta, arrestato all’aeroporto di Milano Malpensa, mentre tentava di lasciare l’Italia con un biglietto di sola andata per New York. Sarebbe lui i principale artefice del ricatto estorsivo a danno di Lorenzo Marsilio, imprenditore lucano titolare della “Sudelettra”, società leader nella progettazione, installazione e manutenzione di sistemi di automazione e controllo, trasmissione di energia e climatizzazione. L’odinanza di custodia cautelare in carcere è scattata anche per Salvatore Farina, Carlo Brillante, Raffaele Valente, Michele Amabile, Daniele Cavoto e Francesco Vonella, già coinvolti nell’inchiesta ‘New Bridge’ che ha provato i collegamenti e gli affari malavitosi tra i Gambino e le cosche della ‘ndrangheta.
I dettagli dell’attività investigativa tra Italia e Stati Uniti. L’operazione conclude una complessa attività investigativa, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Potenza, condotta dagli uomini della Polizia di Stato del Servizio Centrale Operativo e dalla Squadra Mobile di Matera. Le indagini, avviate oltre un anno fa, si sono sviluppate a margine dell’inchiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria denominata “New Bridge”, operazione che consentì, nel febbraio scorso, l’arresto di 26 persone e di disarticolare un sodalizio mafioso, tra Calabria e Stati Uniti, dedito al traffico internazionale di stupefacenti. Le investigazioni hanno permesso di scoprire le proiezioni internazionali di Cosa nostra e della ‘ndrangheta in America, nonché le attuali dinamiche in seno alle storiche famiglie mafiose di New York. (ADNKRONOS)