La donna presentata da Jill Stuart nella terza giornata di sfilate a New York ruba i capi dal guardaroba del proprio uomo. Androgina ma al contempo armoniosa, indossa bluse monospalla e gonne over. Le linee sono morbide, la palette tenue e l’ispirazione anni ’70. Lo stilista rivisita alcuni must del menswear e li mixa a dettagli iperfemminili.
Dopo aver presentato la collezione BCBG Max Azria nella prima giornata di sfilate, Max e Lubov Azria tornano protagonisti nel terzo giorno con la linea Hervé Léger by Max Azria. In controtendenza i due stilisti puntano sulla vestibilità aderente che mette in risalto il punto vita. Strass e pietre irrompono prepotenti per dare risalto alla tinta unita, rendendo i capi sparkling. Stampe e motivi cromatici, rigorosamente geometrici, vestono la guerriera samurai presentata dal brand francese. Evidenti le incursioni nipponiche: la donna pensata dai designer per la prossima primavera estate indossa abiti bondage con dettagli kimono e tocchi di origami.
Uno dei must degli ultimi tempi? Naturalmente le sneakers. E Alexander Wang parte proprio dalle amate scarpe da ginnastica per la sua nuova collezione. Le curve atletiche sono messe in risalto da abiti d’ispirazione sportiva. Lo stilista gioca con Adidas, rendendo uno dei suoi classici più kitsch, si lascia influenzare da New Balance, ripropone la suola negli abiti grigi e i codici a barra tipici delle scarpe sportive sugli smoking. Ah, e per l’uscita a fine show, Wang indossava Nike.
Dalla donna sportiva dello stilista dalle origini taiwanesi si passa a quella sofisticata e romantica di Altuzarra. Sono capi da indossare nella quotidianità, seducenti per la loro semplicità, quelli pensati da Thomas Lenthal che si rifà ai dettami tratti dall’heritage della maison, riscrivendoli in chiave contemporanea.
Mara Franzese
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